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Canzoni italiane per l’estate

Who doesn’t like music! One of the best ways to learn or improve a language is with songs. I’ve compiled a small selection for all tastes of ”i tormentoni dell’estate” (summer hits) from the present and the past.

Italian songs for the summer

A chi non piace la musica!

Uno dei modi migliori per imparare o per migliorare una lingua è con le canzoni. Ho complilato una piccola selezione di canzoni italiane per l’estate per tutti i gusti con ”i tormentoni dell’estate” (summer hits) del presente e del passato.

Who doesn’t like music!

One of the best ways to learn or improve a language is with songs. I’ve compiled a small selection of Italian summer songs for all tastes of ”i tormentoni dell’estate” (summer hits) from the present and the past.

Takagi & Ketra, OMI, Giusy Ferreri – ”Jambo” (2019)

La canzone dell’estate 2019 ovviamente al primo posto. Jambo è un saluto in swahili simile a ”ciao”. Anche se questa canzone non è il mio genere preferito, appoggio il progetto Children of Destiny, che lavora per sostenere i bambini svantaggiati dell’Africa, grazie all’impegno della giovane coreografa Sherrie Silver. Puoi seguire il progetto sulla loro pagina Instagram: https://www.instagram.com/childrenofdestinyss/

The song of summer 2019 obviously comes first. Jambo is a salutation è in swahili similar to ”ciao”. Although this song is not my favourite genre, I support the Children of Destiny project, which works to help disadvantaged children in Africa, thanks to the engagement of the young choreographer Sherrie Silver. You can follow the project on their Instagram page: https://www.instagram.com/childrenofdestinyss/

Giuni Russo – “Un’estate al mare” (1981)

Alcune canzoni non tramontano mai come questa di Giuni Russo che a distanza di quasi 30 anni ancora ci ”tormenta”… in senso positivo.

Some songs never fade like this one by Giuni Russo which after almost 30 years still “torments” us… in a positive way.

Piero Focaccia – ”Stessa spiaggia, stesso mare” (1963)

Questa canzone insieme alle prossime due fanno parte dell’onda della rinascita economica italiana negli anni sessanta. Era un periodo in cui gli italiani cominciavano a ritrovare la gioia di vivere e a godersi delle vacanze al mare.

This song together with the next two are part of the wave of the Italian economic revival in the sixties. It was a period in which Italians began to rediscover the joy of living and to enjoy beach holidays.

Gino Paoli – ”Sapore di sale” (1963)

Edoardo Vianello – ”Abbronzatissima” (1963)

Righeira – ”L’estate sta finendo” (1985)

Negli anni 80 il duo dei Righeira era sinonimo di estate. Ero bambina quando uscì questa canzone nell’estate del 1985 e ancora oggi non riesco a togliermi dalla testa il ritornello!

In the 80’s the Righeira duo was synonymous with summer. I was a child when this song came out in the summer of 1985 and I still can’t get the chorus out of my head today!

Testo della canzone:

L’estate sta finendo e un anno se ne va
Sto diventando grande lo sai che non mi va
In spaggia di ombrelloni non ce ne sono più
È il solito rituale, ma ora manchi tu.

La, languidi bri, brividi
Come il ghiaccio bruciano quando sto con te
Ba, ba, ba, baciami siamo due satelliti in orbita sul mar.

È tempo che i gabbiani arrivino in città
L’estate sta finendo, lo sai che non mi va
Io sono ancora solo, non è una novità
Tu hai già chi ti consola, a me chi penserà.

La, languidi bri, brividi
Come il ghiaccio bruciano quando sto con te
Ba, ba, ba, baciami siamo due satelliti in orbita sul mar.

L’estate sta finendo e un anno se ne va
Sto diventando grande, lo sai che non mi va
Una fotografia è tutto quel che ho
Ma stanne pur sicura, io non ti scorderò.

L’estate sta finendo e un anno se ne va
Sto diventando grande, anche se non mi va.

L’estate sta finendo
L’estate sta finendo 
L’estate sta finendo

Francesca Michielin – ”Vulcano” (2017)

Una bella canzone orecchiabile che non c’entra niente con ”i tormentoni dell’estate”, ma mi piace molto e poi il vulcano è caldo come l’estate italiana!

A nice catchy song, ”canzone orecchiabile”, that has nothing to do with ” the summer hits, ”i tormentoni dell’estate”, but I really like it and plus the ”vulcano” is as hot as the Italian summers!

Testo della canzone:



V come vulcano 
E mille altre cose 
Come la volontà di camminare vicino al fuoco 
E capire se è vero questo cuore che pulsa 
Se senti sul serio oppure è vanità

V come vulcano 
E mille altre cose 
Come il volume che 
Si alza e contiene il mare 
E capire se vale scottarsi davvero 
O non fare sul serio 
Fare sul serio

Corro di notte 
I lampioni, le stelle 
C’è il bar dell’indiano 
Profuma di te 
Rido più forte 
Mi perdo nell’alba 
Sei in tutte le cose 
E in tutte le cose 
EsplodeLa vertigine che ho di te 
La vertigine che ho di te

V come vulcano 
E mille altre cose 
La paura di 
Vagare per troppo tempo a vuoto 
E capire se è vivo questo cuore che vibra 
Vuoi viaggiare davvero 
Viaggiare davvero

Corro di notte 
I lampioni, le stelle 
C’è il bar dell’indiano 
Profuma…

Fred De Palma ft. Ana Mena – ”D’Estate non vale” (2018)

Come sono cambiate le canzoni dagli anni 60! O forse no…

”E scrollo sull’iPhone mentre aspetto tue notizie 
E guardo lo schermo mentre il cervello mi frigge 
Tu metti il cuore solo su Instagram e Twitter 
E spezzi il mio cuore e va in mille pixel”

Since the 60s songs have really changed! Or maybe not…

”And I scroll on my iPhone while I wait for your news
And I look at the screen as my brain is frying
You only put your heart on Instagram and Twitter
And break my heart and it goes into a thousand pixels ”

Federica Abbate ft. Lorenzo Fragola – ”Camera con vista” (2019)

Una canzone allegra che parla di imparare ad accettare se stessi e l’un l’altro ed essere autentici. ”Chissà se poi prenoterai una camera con vista sui miei guai.”

A cheerful song that talks about learning to accept ourselves and one another and be authentic. “I wonder if you will book a room with a view of my troubles.”

…Spiegazione della canzone ”Camera con vista”

Testo della canzone:

Cerco una scusa
buona per non essere me stessa
a disagio con il bicchiere in mano persa ad una festa
ed io che vedo vestite meglio di me tutte le altre
in questo posto non vedi che sono finte anche le piante

E fissavo il vuoto fuori da quella finestra
in cerca di qualcosa che davvero mi interessa
fammi fare un giro che ho bisogno di aria aperta

Come sarebbe stare in una vita un po’ diversa
a volte vorrei vivere su un’isola deserta
ma poi alla fine mi annoierei

Chissà se poi prenoterai
una camera con vista sui miei guai
e portami in alto davvero almeno tu, almeno tu
così tanto che non vedo giù
chissà se mi ci porterai
o se tutti i tuoi “ma” diventano mai

E stavamo nella macchina
a fare piccole le ore
immobili a pensare che le cose si sistemano da sole
e quando stringi una mano intanto
hai già scordato il nome
però se mi stringi tu
me lo ricordo eccome

Non ti ho più risposto ma non ti ho dimenticato
come andare in bici quando l’asfalto è bagnato
resto in equilibrio e se ti penso a volte cado

Chissà se poi prenoterai
una camera con vista sui miei guai
e portami in alto davvero almeno tu, almeno tu
così tanto che non vedo giù
chissà se mi ci porterai
o se tutti i tuoi ma diventano mai

Anche se non so stare vicina
e nemmeno lontana da te
ci gridiamo contro le peggio cose
ma poi ci vediamo da me

Chissà poi prenoterai
una camera con vista sui miei guai
e portami in alto davvero almeno tu, almeno tu
così in alto che non vedo giù
chissà se mi ci porterai
o se tutti i tuoi ma diventano mai

Francesco Gabbani – ”Tra le granite e le granate” (2017)

Concludiamo questa lista di canzoni italiane per l’estate con questo carino gioco di parole in questa canzone con il participio passato plurale di stare, ”state” e il sostantivo ”estate” .

”Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state”

We conclude this list of Italian songs for the summer with this cute word-play in this song with the plural of the past participle of ”stare” / to be, and the noun ”estate” / summer.

”There where you are
How are you doing?
Are you okay there?
Then stay / summer”

Testo della canzone:

Oggi il paradiso costa la metà
Lo dice il venditore di felicità
In fuga dall’inferno, finalmente in viaggio
La tua vacanza in un pacchetto omaggio

Foto di gruppo sotto il monumento
Turisti al campo di concentramento
E sulle spiagge arroventate
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate

E state

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Macellerie sudate in coda nei musei
Hotel di lusso nei villaggi dei pigmei
Mente sana e corpo fatiscente
Antologia della vacanza intelligente

La tua vita al largo da una vita intera
Fischia il vento ed urla la bufera
Fra le granite e le granate
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate

E state

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Eppure non partiamo mai
Ci allontaniamo solo un po’
Diamo alla vita un’ora
Perché al ritorno sembri nuova

Davvero non andiamo mai
Oltre le nostre suole
Muovi il passo, tieni il tempo
Gira come gira il vento

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Eppure non partiamo mai
Ci allontaniamo solo un po’
Diamo alla vita un’ora
Perché al ritorno sembri nuova

Davvero non andiamo mai
Oltre le nostre suole
Muovi il passo, tieni il tempo
Gira come gira il vento

Dietro le spalle
Un morso di felicità
Davanti il tuo ritorno alla normalità
Lavoro e feste comandate
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Li dove siete
Com’è che state?
Ci state bene?
E state

Giolì & Assia #DiesisLive @Isola Delle Femmine, Palermo [Handpan Set] (2019)

Una canzone bonus per la bellissima scenografia accompagnata da una musica altrettanto bella. Il talento di queste due giovani siciliane ribelli è apprezzato a livello mondiale!

A bonus song for the beautiful scenery accompanied by equally beautiful music. The talent of these two young Sicilian rebels is appreciated worldwide!


Quali sono le tue preferite canzoni italiane per l’estate?

What are your favourite Italian summer songs?



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Il congiuntivo spiegato con una canzone pop (quiz)

Una canzone divertente sul congiuntivo scritta per gli italiani che spesso sbagliano il congiuntivo e che alcuni vorrebbero fosse rimosso e cancellato dalla lingua italiana!

A funny song about the subjunctive written for Italians who often err on the subjunctive tense and that some would like to be removed and deleted from the Italian language!

Ascolta la canzone e cerca di completare il testo con le parole mancanti
nel quiz in fondo. Se ne hai bisogno leggi prima il testo riprodotto qui per facilitarti il lavoro!

Listen to the song and try to complete the text with the missing words in the quiz below. If you need to, first read the text reproduced here to facilitate your work!

Il congiuntivo – Lorenzo Baglioni

Che io sia
Che io fossi
Che io sia stato
Oh oh oh

Oggigiorno chi corteggia incontra sempre più difficoltà
Coi verbi al congiuntivo
Quindi è tempo di riaprire il manuale di grammatica, che è
Che è molto educativo
Gerundio, imperativo
Infinito, indicativo
Molti tempi e molte coniugazioni, ma

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si usa per eventi che non sono reali
È relativo a ciò che è soggettivo
E a differenza di altri modi verbali
E adesso che lo sai anche tu
Non lo sbagli più

Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa)
Ci vuole il congiuntivo
Tipo “Se tu avessi usato il congiuntivo trapassato
Con lei non sarebbe andata poi male”
Condizionale
Segui la consecutio temporum

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si…


Quiz: fill in the gaps of the song ''Il congiuntivo''

Inizia il quiz!


Read next:

How I discovered then translated Fabrizio De Andrè

by Dennis Criteser on January 9, 2015

Ready for a confession from a music lover and an Italian? I know very little about Fabrizio De Andrè, one of the most legendary Italian singer/songwriters ! However, if you’re not Italian, you’re excused, and luckily today’s guest post will help fill in that gap. I’m a firm believer that music and languages go hand in hand, “vanno a braccetto”! Buona lettura, Mirella

 

 

deandre_fabrizioWhen my family decided to go to Italy in 2008, my daughter was several years into a deep enthrallment with Shakespeare’s Romeo and Juliet, and especially with the 1968 Franco Zeffirelli film version. Indeed, our trip to Italy was a pellegrinaggio – a pilgrimage. We arrived in Venice and headed for a weeklong stay in Verona. For many travelers to Italy, La Casa Giulietta and La Tomba di Giulietta may be somewhat cheesy tourist destinations, but for my daughter they were churches, power spots suffused with magic and deserving of multiple extended visits so she could be surrounded and entranced by the charge from that story of so long ago.

 

In preparation for our voyage, my daughter and I spent six months building basic Italian skills with Rosetta Stone. We were able to say simple things, and could sometimes even understand the replies! Following our glorious trip (which also included visits to Mantua, whereto Romeo had been banishéd, and to Toscania where Zeffirelli had filmed the wedding and death scenes), it was time for my daughter to choose a language for study in school. It could be nothing other than Italian. But her school didn’t offer Italian, so we arranged for independent study, and I tagged along for the ride.

 

Enter Mirella Colalillo. We found Mirella online, then teaching out of Toronto, and proceeded with weekly Skype lessons for two years.

 

I spent many of my younger years in serious pursuit of music and ended up as program director for a music school in San Francisco. With fatherhood, though, most of my music playing had been set aside. Given my background, Mirella of course sent me some links of Italian musicians to check out. I clicked on the first link and was taken to a song called “L’unica cosa” by Marta sui Tubi. On first listen I thought it was not quite to my tastes, though it had a fun sense of humor. I was going to return to her email and click on the next link when something drew me back for a second listen. Like a revelation, that two minutes and thirty seconds made me feel excited about music in a way I hadn’t felt for decades. I immediately began exploring their other music on YouTube and became, without a doubt, their biggest fan outside of Italy, and for all I know their biggest fan in the world! 

 

Marta sui Tubi single-handedly rekindled my engagement with music. As I continued to study Italian alongside my daughter, I began to explore the world of Italian cantautori. One of the artists I listened to was Fabrizio De Andrè, who is sometimes called the Bob Dylan of Italy. He didn’t immediately grab me as did other great songwriters like Lucio Dalla and Giorgio Gaber, but as I listened more, and in particular as I paid attention to his lyrics, I became ever more impressed with the body of work he created over almost forty years of writing.

 

With my reawakening to music, I picked up my guitar again, inspired to learn some of the new songs I was listening to, just as I’d done in my younger years. My skills as a singer and guitarist lined up best with the songs of De Andrè, so I was drawn deeper into his musical world. And because Fabrizio De Andrè wrote not only about love but also about politics, social affairs, history and literature, I also learned about many aspects of Italian culture.

 

I now have a trio that occasionally performs De Andrè songs at the Museo Italo-Americano in San Francisco. And I was inspired to translate all of De Andrè’s songs into English in a way that would do them justice. I’ve just published these translations online – along with background information on each song and album – at deandretranslated.blogspot.com. It’s my hope that the site will be a resource for one of the world’s great singer/songwriters to become appreciated more fully outside of Italy.

 

Grazie mille, Mirella – my musical rinascimento began with you!

 

 

dennis Dennis Criteser is Program Director of Blue Bear School of Music in San Francisco and has been studying Italian  since 2008. An erstwhile singer/songwriter with eight albums to his credit, he is now happily exploring Italian pop music and has just completed translating the songs of Fabrizio De Andrè.

 

 

Do you have any favourite De Andrè songs? If you do, don’t forget to share them in the comments below! And if you don’t check out Dennis’s blog!


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