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I migliori podcast italiani, lingua e dintorni

La scelta non manca per fortuna, anzi. Ci viene “quasi” voglia di restare a casa e ascoltare uno dei tanti podcast che popolano la rete. Ne ho scelti alcuni che spaziano dalla lingua alla letteratura, dalla storia al cinema.

The best Italian podcasts, about language and surrounding

La scelta non manca per fortuna, anzi. Ci viene “quasi” voglia di restare a casa e ascoltare uno dei tanti podcast che popolano la rete. Ne ho scelti alcuni che spaziano dalla lingua alla letteratura, dalla storia al cinema.

Il mio preferito è il primo in lista. Mi aiuta a mantenere l’equilibrio mentale in questo periodo destabilizzante. Buon ascolto.

Fortunately, the choice is not lacking, quite the contrary. We “almost” want to stay home and listen to one of the many podcasts that populate the net. I have chosen a few that range from language to literature, from history to cinema.
My favorite is the first on the list. It helps me keep my mental balance in this unsettling time. Buon ascolto.

Mindfulness in Voce è il podcast dove puoi ascoltare una grande selezione degli articoli più interessanti di Medium.com sulla Mindfulness, in formato audio.

The podcast where you can listen to a great selection of Medium.com’s most interesting articles on Mindfulness, in audio format.

Episodio 410: Atti di Gentilezza? Valgono Più di Mille Parole Mindfulness in Voce

Spesso dimentichiamo il contenuto delle nostre conversazioni, ma non come qualcuno ci ha fatto sentire. Una riflessione sulle tracce invisibili che lasciamo negli altri con i gesti, le parole e i pensieri, e sull’importanza della consapevolezza e della gentilezza nelle nostre relazioni quotidiane. Lascia un commento nella nostra community! https://discord.gg/hDVGVd2 Articolo originale di Harsh Patel su Medium.com
  1. Episodio 410: Atti di Gentilezza? Valgono Più di Mille Parole
  2. Episodio 409: Il Peso delle Parole Non Dette
  3. Episodio 408: La Bellezza Salverà il Mondo
  4. Episodio 407: Meditazione e Azione
  5. Episodio 406: Amore e Presenza Mentale

Radio Arlecchino: impara la grammatica italiana attraverso le storie di Arlecchino.

Learn Italian grammar through Harlequin’s stories.

Demoni Urbani: anche le più belle città italiane hanno un cuore di tenebra. In ogni puntata di Demoni Urbani, condotta da Francesco Migliaccio, una storia criminale agghiacciante e sorprendente, tra le vie più suggestive che accompagnano la nostra quotidianità. Ripercorrerle non sarà più come prima…

Even the most beautiful Italian cities have a heart of darkness. In each episode of Urban Demons, conducted by Francesco Migliaccio, a chilling and surprising criminal story, among the most evocative streets that accompany our daily life. Retracing them will no longer be the same …

Numeri – La rabbia di Tiago da Rocha Demoni Urbani

Nel 2014, tra le grandi strade di Goiânia, in Brasile, sfreccia una moto guidata da un giovane uomo, bello e atletico: Tiago Henrique Gomes da Rocha. Non ha una destinazione da raggiungere, vaga per la città accompagnato da una rabbia che gli infuoca lo stomaco, ira pura, immensa, inarrestabile. Cerca un modo per sfogarla e finalmente lo trova: deve uccidere. E ora che l’ha scoperto non può più farne a meno. L'autrice di questo episodio è Francesca Notaro. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
  1. Numeri – La rabbia di Tiago da Rocha
  2. La nota stonata – L'omicidio di Bruino
  3. La fine del gioco – L'ossessione di Kim Tae-Hyun
  4. La notte del naufragio – Dov'è Roberta Ragusa?
  5. Il terrore nei tuoi occhi – Le notti di Richard Ramirez

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Ad alta voce: ascolta la grande letteratura di scrittrici e scrittori italiani quali Ginzberg, Deledda, Collodi, Calvino, ecc.

Listen to the great literature of Italian writers such as Ginzberg, Deledda, Collodi, Calvino, etc.

Racconti: storie di autori classici e contemporanei. Per tutti, famiglie, ragazzi e bambini. Come un di più, per amore della leggerezza.

Short stories of classical and contemporary authors. For everyone, families, teens and children. As a plus, for the sake of lightness.

Antologia di Sherlock Holmes: una raccolta dei più famosi e amati racconti di Sherlock Holmes, nati dalla sapiente penna di Arthur Conan Doyle.

A collection of the most famous and beloved Sherlock Holmes stories, born from the wise pen of Arthur Conan Doyle.

Il Grande Nulla Agricolo: ogni episodio una nuova strana storia dalla profonda provincia romagnola: cani scomparsi, misteriose luci nel cielo, auto fantasma e molti altri eventi inspiegabili.

Each episode a new strange story from the deep Romagna province: missing dogs, mysterious lights in the sky, ghost cars and many other unexplained events.

Scientificast è stato il primo podcast indipendente a tema scientifico in Italia.Fondato nel 2007, Scientificast si propone di portare alle orecchie di un pubblico appassionato, informazioni, news e concetti di carattere scientifico con un taglio divulgativo, semplice ma rigoroso.

Is the first independent scientific-themed podcast in Italy. Founded in 2007, Scientificast aims to bring scientific information, news and concepts to the ears of a passionate public with a popular, simple but rigorous slant.

BISTORY è un racconto di vita e di morte: un bisturi che indaga il lato B della Storia, piena di grandi personaggi potenti e carismatici raggiunti dall’oblio o dalla leggenda dopo una fine incredibile. Idoli cruenti, amanti disperati, utopisti condannati, folli creatori di bellezza in un racconto pieno di verità e immaginazione, alla ricerca di quel foglio dimenticato, dove è la Storia a scrivere le storie.

It’s a tale of life and death: a scalpel that investigates the B side of history, full of great powerful and charismatic characters reached by oblivion or by legend after an incredible end. Bloody idols, desperate lovers, condemned utopians, crazy creators of beauty in a story full of truth and imagination, in search of that forgotten sheet, where history writes the stories.

Il cinema alla radio: ogni domenica l’ascolto o la rilettura di un classico del cinema o un’anteprima con tutte le anticipazioni.

Every Sunday listening to or rereading a classic film or a preview with all the previews.

Notizie del giorno con Start: il podcast del Sole 24 Ore che ogni mattina ti racconta tre notizie che possono esserti utili nella tua giornata.

The podcast of the Sole 24 Ore that every morning tells you three news that can be useful in your day.

Morgana: storie di donne che non hanno avuto bisogno di sposare un uomo con i soldi. Donne fuori dagli schemi, controcorrente, strane, pericolose, esagerate, stronze, a modo loro tutte diverse e difficili da collocare. Donne che con le proprie vite e il proprio lavoro hanno contribuito o contribuiscono a colmare il gender gap proprio partendo dalla possibilità e capacità di gestire in autonomia il proprio denaro.

Stories of women who didn’t need to marry a man with money. Women outside the box, against the tide, strange, dangerous, exaggerated, bitches, all different in their own way and difficult to place. Women who with their lives and work have contributed or contribute to bridging the gender gap starting from the possibility and ability to manage their money independently.

Quali sono i tuoi podcast preferiti? Mi raccomando fammi sapere nei commenti!

Buon ascolto,

Mirella


Il significato de Il sabato del villaggio

The explanation with English translation of “Il sabato del villaggio”, Saturday in the village, by Giacomo Leopardi.

Qual è il significato de Il sabato del villaggio?
“Il sabato del villaggio” è una poesia scritta da Giacomo Leopardi nel 1829 a Recanati. Descrive in modo allegorico le attività dei paesani di Recanati durante un sabato, quando gli abitanti si preparano con ansia al giorno di festa della domenica. Il sabato rappresenta l’allegoria della giovinezza, dei sogni e delle speranze e la domenica, invece, simboleggia l’età adulta con la caduta delle illusioni. Secondo Leopardi la gioia umana si manifesta nell’attesa di un piacere irraggiungibile, ed è quindi fugace ed effimera.

What is the meaning of Saturday in the village?
“Il sabato del villagio” is a poem written by Giacomo Leopardi in 1829 in Recanati. It allegorically describes the activities of the villagers of Recanati on a Saturday, when the inhabitants are anxiously preparing for the Sunday feast day. Saturday represents the allegory of youth, dreams and hopes and Sunday, on the other hand, symbolizes adulthood with the fall of illusions. According to Leopardi, human joy manifests itself in the expectation of unattainable pleasure, and is therefore fleeting and ephemeral.

Il giovane Leopardi usava accostare il suo tavolino accanto a una finestra per ottimizzare lo sfruttamento della luce solare: tale finestra si affacciava su una piazza dove gli abitanti di Recanati si ritrovavano per organizzare le piccole feste domenicali. È proprio questa piazza ad ispirargli la stesura del “Sabato del villaggio“.

The young Leopardi used to place his table next to a window to optimize the use of sunlight: this window overlooked a square where the inhabitants of Recanati gathered to organize small Sunday parties. It is this square that inspired him to write “Il sabato del villaggio”.

Testo

La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,                                Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
Su la scala a filar la vecchierella,
Incontro là dove si perde il giorno; E novellando vien del suo buon tempo,
Quando ai dì della festa ella si ornava,
Ed ancor sana e snella
Solea danzar la sera intra di quei
Ch’ebbe compagni dell’età più bella.
Già tutta l’aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
Giù da’ colli e da’ tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno                                
Della festa che viene;            
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,                            
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.        

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
E tutto l’altro tace,
Odi il martel picchiare, odi la sega
Del legnaiuol, che veglia
Nella chiusa bottega alla lucerna,          
E s’affretta, e s’adopra
Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.

Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia                                
Recheran l’ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,
Cotesta età fiorita
È come un giorno d’allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa        
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.

Parafrasi

La ragazzetta torna dalla campagna,
mentre il sole sta tramontando, con il suo fascio d’erba;
e porta in mano anche un mazzolino di rose e di viole,
con cui – come sua abitudine –
si adornerà il petto e i capelli per l’indomani, giorno di festa.
La vecchietta se ne sta seduta
con le sue vicine sulla scala
a filare, rivolta ai raggi del sole che tramonta, e ricorda e parla della sua giovinezza, quando era lei, ancora sana e slanciata, ad agghindarsi e a danzare la sera insieme
a quelli che ebbe compagni della stagione più bella della vita.
Già tutta l’aria imbrunisce, il cielo sereno si fa scuro e si disegnano le ombre delle colline e delle case
al chiarore della luna appena sorta. Ora la campana ricorda a tutti la festa
che sta arrivando, e potresti dire che il cuore si riconforta a quel suono.
I bambini nella piazza si rincorrono gridando di entusiasmo, rompendo allegramente il silenzio:
e intanto ritorna fischiettando alla sua cena il contadino che pensa al giorno di riposo.

Poi, quando tutte le luci sono spente, e tutto il paese è addormentato, si sente il picchiare
del martello, e la sega del falegname ancora sveglio al chiarore della lucerna per ultimare in fretta
il suo lavoro prima dell’alba.

Questo, di tutta la settimana, è il giorno più gradito, pieno di speranza e di gioia: domani le ore porteranno con sé tristezza e noia, e ciascuno ripenserà al consueto lavorio feriale.

Ragazzino che scherzi con leggerezza, questa età in fiore è un giorno di allegria, un giorno luminoso, sereno, che precede la festa della tua vita.
Divertiti, mio caro ragazzo;
è un momento incantato, questo,
il periodo più felice.
Non voglio svelarti altro; e se la tua
festa tarda ad arrivare,
non essere triste.


English translation of the Paraphrase:

The little girl returns from the countryside,
while the sun is setting, with her bundle of grass;
and she’s also carrying in her hand a bouquet of roses and violets,
with which – as usual – she will adorn her bosom and hair for the next day, a holiday.
The old lady is sitting with her neighbors spinning on the staircase, facing the rays of the setting sun, and remembering and talking about her youth, when she was still healthy and slender, and would also dress up and dance in the evening with her friends of the most beautiful season of life.
Already all the air becoming dim, the clear sky is darkening and the shadows of the hills and houses are drawn
in the light of the newly risen moon. Now the bell reminds everyone of the celebration that is coming, and you could say that the heart is comforted by that sound.
The children in the square chase each other shouting with enthusiasm, happily breaking the silence:
and in the meantime the peasant who is thinking of his day of rest returns whistling to his supper.

Then, when all the lights are out, and the whole town is asleep, one hears the pounding of the hammer, and the saw of the carpenter who still awake in the light of the lamp to quickly finish his work before dawn.

This, of the whole week, is the most pleasant day, full of hope and joy: tomorrow the hours will bring with them sadness and boredom, and everyone will start thining about the common workday.

Little boy you who are playing with levity lightly, this blossoming age is a day of joy, a bright, serene day that precedes the celebration of your life.
Have fun, my dear boy;
this is an enchanted moment
the happiest time.
I don’t want to reveal anything else; and if your
celebration is late in coming,
do not be sad.

E tu cosa ne pensi? Sei d’accordo con Giacomo Leopardi? //

What do you think? Do you agree with Giacomo Leopardi?


Leggi ancora altri articoli:

Per i politici italiani la lingua italiana è un optional

ECCO ALCUNE DELLE “GAFFE”, O MEGLIO FIGURACCE, STORICHE DI DEPUTATI E POLITICI, DIVISI NON PER GRUPPI POLITICI, MA PER GRUPPI STILISTICI E LINGUISTICI

Uso la parola inglese “optional” non a caso visto che sempre più parole straniere entrano ogni giorno nel gergo italiano. Così mentre tanti stranieri si prodigano ad impare la nostra bella lingua, i politici italiani la deturpano senza vergogna.

In quale categoria mettersti la prima figuraccia?

“Breve e circonciso. ma secondo voi perché Confindustria preme….”

On. Davide Tripiedi

Conciso! Circonciso è un’altra cosa…

GLI ERMETICI

Iniziamo con il Sentore Razzi, chiamato l’azzecca-garbugli della politica, come il personaggio dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni il cui nome è dovuto al fatto che «azzeccare» significa “indovinare” e «garbugli» “cose non giuste”, quindi: indovinare cose non giuste.

“Codesto dev’essere assicurato un’adeguato modernizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma. Però ormai inerudibile per strate (?)….drastica riduzione del fenomeno di codesta nel traffico veio…veiocular…veioculare a Roma.”

Sen. Razzi

Mamma mia, che minestrone. Non si capisce nulla e poi si dice veicolare!

Proseguiamo con l’Onorevole Eraldo Isidori:

“Si deve scontare la sua pena prescritta, che gli aspetta. Lo sapeva prima fare il reato. Io ritengo come Lega di non uscire prima della sua pena erogata. Grazie.”

On. Eraldo Isidori

Avete capito qualcosa? Io poco….

I LETTERATI

Secondo alcuni politici una citazione può fare guadagnare punti. La guerra all’avversario si combatte anche sul piano culturale, vediamo come va…

Onorevole Nunzia De Girolamo:

“In questa atmosfera un po’ da Gattopardo non vogliamo scomodare il principe di Salina esortando con il cuore il Presidente del Consiglio ad evitare che tutto cambi perché nulla cambia.”

On. Nunzia De Girolamo

Oltre al congiuntivo sbagliato, in realtà Tancredi nel Gattopardo diceva:

“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”

Tancredi nel Gattopardo

Onorevole Ignazio La Russa

“Il grande George Orwell che scrisse come Lei sa <<Il Grande Fratello>>… non era il Il Grande Fratello Italia….”

On. Ignazio La Russa

Il libro come tutti o quasi sanno s’intitolava 1984 e non il Grande Fratello!

I LATINISTI

Ma i più ambiziosi sono i latinisti…

“C’è da dire però Presidente, usquie tandem abutere patientiam nostram.”

On. Anna Finocchiaro

Il Senatore Gasparre s’accorse dell’errore e corresse la collega.

“Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”

Dice che le consiglierebbe anche maggiore cautela, maggiore pazienza con le citazioni latine perché forse c’era qualche piccola imperfezione.

Onorevole Francesco Barbato

” Ad monumentorum bustorunque debe storia flebe compulsa. Ve lo traduco subito. Era Svetonio… ”

On. Francesco Barbato

La correzione non tarda ad arrivare:

“Si dice Suetonio e non Svetonio. Invece di fare il paravento vai a scuola. Ignorante!”

On. Giancarlo Lebner

GLI ALLUSIVI

A proposito di latino bisogna fare attenzione alle traduzioni.

Onorevole Gianluca Buonanno:

“Mi viene in mente un celebre motto di D’Annunzio che diceva, << Non timeo culices>>, che per quelli di sinistra, stiano calmi… culices significa zanzare.”

On. Gianluca Buonanno

Culices non significa culo, ma zanzare… grazie per la precisazione!

Et dulcis in fundo….

Onorevole Roberto Giachetti:

“Lo dico sempre all’Onorevole Finetti che presa dall’orgia di votare contro tutto…scusate…!”

On. Roberto Giachetti

Orgia….?? Forse voleva dire “presa dalla foga… ”

Fammi sapere nei commenti quali errori ti hanno fatto ridere di più. 😄

Mosaico romano del I secolo a.C. raffigurante le maschere tragica e comica (Roma, Musei Capitolini) – Roman mosaic of the 1st century BC depicting the tragic and comic masks (Rome, Musei Capitolini)

7 “ricette” per praticare i verbi

Ci sono tante ricette diverse per studiare: fare i quiz, fare esercizi di ascolto, fare conversazione, guardare dei video, ecc. Basta trovare una buona ricetta che funziona per te e i risultati non tarderanno ad arrivare.
Ti ripropongo alcune ricette per studiare i verbi. Fammi sapere nei commenti quali ti sono stati di maggior aiuto.

There are many different recipes for studying: taking quizzes, doing listening exercises, having a conversation, watching videos, etc. Just find a good recipe that works for you and the results will not delay.

Here are some recipes for studying verbs. Let me know in the comments which were most helpful to you.

La differenza tra “sposare” e “sposarsi”

Espressioni con il verbo “tenere”

Expressions with the verb tenere / Espressioni con il verbo tenere

Esercitiamo il verbo “mancare”

Espressioni idiomatiche con “avere” e “essere”

How to use idiomatic expressions formed by “avere” and “essere”

Video quiz | il passato prossimo

Il congiuntivo spiegato con una canzone pop (quiz)

Come usare il verbo potere

how to use potere


Espressioni con il verbo “tenere”

The verb “tenere” is one of those multi-purpose verbs just like the verb “get” in English. When it’s accompanied with different nouns or propositions, it takes on different meanings.

Il verbo “tenere” è uno di quei verbi multiuso proprio come il verbo “get” in inglese. Quando è accompagnato da nomi o preposizioni differenti, assume significati diversi.

The verb “tenere” is one of those multi-purpose verbs just like the verb “get” in English. When it’s accompanied with different nouns or prepositions, it takes on different meanings.

Ecco 19 degli usi più comuni con il verbo “tenere”. Non è facile impararli a memoria, ma ascoltandoli e ripetendoli molte volte diventeranno familiari.

Here are 19 of the most common uses of the verb “tenere”. It’s not easy to memorize them, but by listening to them and repeating them many times they’ll become familiar.

Tenere al buio – to keep someone in the dark:
Significa tenere qualcuno al buio di qualcosa, lasciarlo nell’ignoranza e non dargli notizia di qualcosa.

It means keeping someone in the dark of something, leaving them in ignorance and not giving them news of something.

Esempio:

Nelle dittature il popolo è tenuto al buio./ In dictaorships the population is kept in the dark.

Tenere banco – to lead the show:
Animare, rendere vivace una conversazione attirando su di sé l’attenzione di tutti.

Animate, make a conversation lively by attracting everyone’s attention.

Esempio:

Alle feste mio padre tiene sempre banco./ At parties my father always leads the show.

Tenere botta – to stay strong:
Vuol dire resistere, e non mollare nelle situazioni difficili ed anche dare valore ad un argomento.

It means resisting, and not giving up in difficult situations and also giving value to a topic.

Esempio:

La primavera tarda a venire, ma teniamo botta!/ The Spring is late, but we are staying strong!

Tenere dietro a qualcuno – to keep up with someone:
Significa seguire qualcuno e stare al suo passo. In senso figuritivo s’intende seguire, comprendere quanto dice una persona.

It means following someone and keeping up with them. In a figurative sense it means to follow, understand what a person is saying.

Esempio:

Non riuscivamo a tenerle dietro./ We weren’t able to keep up with her.

Tenere duro – to stay strong/to hold on:
Ha lo stesso significato di “tenere botta”, e cioè, perseverare.

It has the same meaning as “tenere botta”, that is, to persevere.

Esempio:

Terremo duro fino alla fine della corsa./ We’ll persevere until the end of the race.

Tenere la bocca cucita (o chiusa) – keep one’s mouth sealed:
Vuol dire tacere, fare silenzio o anche non divulgare informazioni su un argomento preciso.

It means being silent, quiet or even not disclosing information on a specific topic.

Esempio:

È un segreto quindi bisogna tenere la bocca cucita./ It’s a secret therefore we have to keep our mouths sealed.

Tenere la candela – to hold the candle:
Ci si riferisce a chi si trova ad essere solo insieme ad una coppia di innamorati o, comunque, di persone che si scambiano continue effusioni.

It refers to those who find themselves alone with a couple of lovers or, in any case, with people who are continuously exchanging effusions.

Esempio:

Non è divertente tenere la candela./ It’s not fun to hold the candle.

Tenere il becco chiuso – to keep one’s mouth shut:
Simile a “tenere la bocca chiusa”, ma può avere un tono meno cordiale e più perentorio, tipo “stare zitto”.

Similar to “tenere la bocca chiusa” , but it can have a less cordial and more peremptory tone, like “shut up”.

Esempio:

Spero che tu tenga il becco chiuso!/ I hope you keep your mouth shut!

Tenere il coltello dalla parte del manico – to have someone at the sharp end of the knife:
Essere in posizione vantaggiosa, e avere in pugno una situazione. Quindi essere in condizione d’imporre la propria volontà.

Being in an advantageous position, and having a situation under control. Therefore, being in a position to impose one’s will.

Esempio:

Alla fine della discussione teneva il coltello dalla parte del manico./ At the end of the argument he had us at the sharp end of the knife.

Tenere il piede in due scarpe (o due staffe) – to keep a foot in both camps:
Mantenere buoni rapporti con due parti in contrasto, per poi schierarsi con il più forte al momento opportuno. Fare il doppio gioco.

Maintaining good relationships with two contrasting parts, then taking sides with the stronger one at the right time. Playing a double game.

Esempio:

Gli opportunisti tengono il piede in due scarpe./ Opportunists keep a foot in both camps.

Tenere (o reggere) il sacco a qualcuno – hold the bag to someone:
Significa essere complice di qualcuno in un’azione di solito illecita.

It means being an accomplice of someone in a usually illicit action.

Esempio:

Preferisco non tenere il sacco a nessuno./ I prefer not to hold the bag to anyone.

Tenere in scacco – to keep in check:
Tenere qualcuno sotto minaccia in stato di inferiorità, quindi da bloccarlo.

Keeping someone under threat in a state of inferiority, by blocking them.

Esempio:

Se non fuggiamo, ci terrà in scacco. / If we don’t escape he’ll keep us in check.

Tenere sotto – to keàep under pressure to get something done:
Imporre una pressione mentale o fisica su un’altra persona in modo che dimostri la propria preparazione o che completi un lavoro.

Imposing a mental or physical pressure on another person so that they demonstrate their preparation or complete a job.

Esempio:

Gli investigatori lo hanno tenuto sotto per due ore./ The investigators kept him under pressure for two hours.

Tenere sott’occhio – to keep an eye on:
Non perdere di vista qualcuno o qualcosa e tenere in modo da potersi vedere agevolmente o da essere a portata della vista.

To not lose sight of someone or something and keep them so that you can see easily see them or is within sight.

Esempio:

Assicurati di tenere sott’occhio la valigia./ Make sure you keep an eye on the suitcase.

Tenere sotto una campana di vetro – to protect/wrap in cotton wool:
Significa custodire con molta cura.

It means guarding with great care.

Esempio:

Alcuni genitori tengono i figli sotto una campana di vetro./ Some parents wrap their children in cotton wool.

Tenere sulla corda – to hold on a rope:
Mantenere qualcuno in ansia, da lasciarli nel dubbio e nell’incertezza.

Keeping someone anxious, leaving them in doubt and uncertainty.

Esempio:

Chiamami quando arrivi, non tenermi sulla corda!/ Call me when you arrive, don’t hold me on a rope

Tenersi a galla – to stay afloat:
Guadagnare quello che basta per vivere o per far fronte agli impegni; anche, non lasciarsi travolgere dagli eventi.

Earning what you need to live or to meet commitments; also, not letting yourself be overwhelmed by events.

Esempio:

Hanno fatto di tutto per tenersi a galla./ They did everything to stay afloat.

Tenersi al largo – to steer clear of:
Riferito a navi e imbarcazioni che navigano a una certa distanza da terra. In senso figurativo, riferito alla condotta di un individuo, da cui tenersi al largo.

Referred to ships and boats sailing at a certain distance from the land. In a figurative sense, referring to the conduct of an individual, from whom to keep a distance.

Esempio:

Si tiene al largo dalle cattive amicizie./ She steers clear of bad friendships.

Tenersi le mani a cintola – to be unhelpful:
Si dice quando qualcuno non aiuta e non fa nulla. È inoperoso, specialmete quando altri lavorano

It’s said when someone doesn’t help and does nothing. They’re idle, especially when others work.

Esempio:

Mentre noi fatichiamo loro si tengono le mani a cintola./ While we work, they are unhelpful.

Expressions with the verb tenere / Espressioni con il verbo tenere

Conosci altre espressioni con il verbo “tenere”? Scrivele nei commenti.
Mi raccomando, tieni duro e ripeti molte volte queste 19 espressioni!

Do you know other expressions with the verb “tenere”? Write them in the comments.
Make sure, to stay strong and repeat these 19 expressions many times!


Mirella


6 aprile 2009 -2019, L’Aquila: la notte della memoria

At 3.32 am on April 6th 2009, the the city of l’Aquila was hit by a devastating magnitude 6.3 earthquake. 309 people died. 10 years later, on April 6th 2019, to commemorate the victims of that tragedy, and to demand justice and prevention, a large torchlight procession was held, a numerous and silent procession. What are the data that emerged from these 10 years? And how can we protect ourselves from earthquakes in Italy? I talk about it in this episode hoping to be able to contribute to a culture of prevention.

Ascolta il Podcast:

Nell’aprile 2009 abitavo ancora a Firenze, la mia città d’adozione per diversi anni, e mi stavo preparando a partire per il Canada. Due settimane prima della mia partenza un brutto ricordo fu segnato nella memoria collettiva quando alle 3,32 del 6 aprile l’Aquila fu colpita da un devastante terremoto di magnitudo 6.3.

Avevo avvertito la scossa nella notte e mi svegliai la mattina seguente con delle immagini alla tivù dell’Aquila, l’epicentro del terremoto, sotto le macerie.

Moririono 309 persone.

10 anni dopo, il 6 aprile 2019, per ricordare le vittime di quella tragedia, e per chiedere giustizia e prevenzione, si è tenuta una grande fiaccolata, un corteo numeroso e silenzioso.

Il corteo ha incluso tutta l’Italia, gli italiani, le istituzioni, anche i vigili del fuoco, loro stessi colpiti e soccorritori quella notte, per significare che queste ripetute tragedie ci toccano tutti.

Il Primo Ministro Conte ha sottolineato che, “abbiamo il dovere di ricordare.”

Ma onestamente, la memoria non basta. Nella notte della memoria si fanno i bilanci, purtroppo non positivi. L’Aquila è una città rinata a metà e tanto resta da fare per la ricostruzione. Si fanno i conti con quello che non si è fatto.

Ecco i dati:

Secondo i dati della ricostruzione quella privata sta andando bene oltre il 50%, mentre la ricostruzione pubblica è molto indietro con solo 20% di opere completate.

Intanto nessuna scuola è stata ricostruita e sola una è in via di ricostruzione.

10 mila persone vivono ancora nelle “new town” 19 agglomerati di casette temporanee nella periferia, ma quello che manca è il tessuto sociale ed economico per fare ripartire le comunità.

È mancata la ricostruzione morale. Infatti dopo la prima fase dell’emergenza inizia una ancora più grave, la ricostruzione della comunità che consente di rimanere nel proprio territorio. Si rischia che i piccoli borghi perdano la propria identità.

Cultura non di prevenzione:

Secondo Mario Tozzi, geologo italiano e conduttore del programma su Rai3 “Sapiens, un solo pianeta”, in 10 anni siamo riusciti a incorporare una cultura di rischio, ma non di prevenzione.

Una cosa che non si è capita, dice, è che il nostro paese è fatto di una grande bellezza, ma anche di terremoti. “Siamo fatti di borghi e faglie”

L’Italia è fatta così. L’unica cosa che possiamo fare è costruire bene, perché il terremoto non ti ammazza di suo. La casa costruita male sì. È una scelta culturale prima che tecnologica.

In questi 10 anni questo concetto ha fatto strada, ma non abbastanza.

Infatti, Luigi D’Angelo, direttore della Protezione Civile Italiana, spiega come i soldi spesi per l’emergenza e i soccorsi degli ultimi 3 terremoti in Italia potevano essere investiti per mettere in sicurezza il territorio nazionale.

Tra i terremoti dell’Aquila nel 2009, dell’Emilia Romagna nel 2012 e di Amatrice nel 2016, sono stati spesi circa 5 miliardi di euro per gestire le spese di emergenza, che ci ha permesso di accedere al Fondo di Solidarietà Europea che poi ha consentito di fare una stima della somma necessaria per ricostruire.

Il doppio di questa somma permetterebbe un’attività di ricostruzione in tutta l’Italia.

È un evento naturale che diventa catastrofico per colpa nostra precisa Mario Tozzi e che si potrebbe prevenire in 3 modi:

  • stando attenti a dove si costruisce,
  • costruendo bene,
  • e restaurando gli edifici esistenti.

In Italia, infatti ci sono centri medievali che hanno retto bene al terremoto, come per esempio Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo, Cerreto Sannita in Campania, e Grammichele a Catania.

In passato sapevamo costruire bene e sapevamo farlo anche rispetto agli eventi naturali.

Gli edifici che oggi crollano sono del 1918 in poi non quelli antichissimi.

Ci vorrebbe un piano nazionale antisismico come per esempio in Turchia, un paese non tanto più sviluppato dell’Italia.

Ci vogliono decisioni più stringenti sulle abitazioni private, una carta d’identità del posto dove si vive: ”il fascicolo del fabbricato” che si fatica a tirare fuori per paura di perdere valore nell’immobile.

Ma bisogna sapere:

  • quando è stato costruito,
  • come è stato fatto,
  • su che terreno sta;

Piccoli interventi si possono fare anche sul già costruito. Infilando delle catene nei muri per tenere solidali i muri con i solai costa circa 100 euro al metro lineare e questo basta a salvarti la vita.

Piuttosto che pensare al grande arredamento dovremmo pensare prima a questo. E infine Tozzi consiglia un’assicurazione che ti consente di cavartela un po’ più da solo. Altrimenti si pesa sulla collettività, una cosa non giusta se non si è stati attenti a come costruire.

Norcia è un buon esempio di prevenzione. Quindi buone pratiche ci sono e vanno addottate.

Parliamo dei costi psicologici del terremoto:

La dottoressa Isabel Fernandez dell’EMDR, parla dei costi della salute mentale e dei traumi collettivi.

Le persone hanno reazioni che non vanno in remissione spontanea, soprattutto se restano nel luogo del disastro. Con il passare del tempo le cose non migliorano se non ricevono un aiuto di progettualità di medio e lungo intervento.

Come a San Giuliano dove nel terremoto del 2002 morì l’intera prima classe elementare del paese sotto il peso della scuola. Dal 2002 al 2012 le persone sono rimaste bloccate nel tempo e non riescono a sollevarsi, Bisogna quindi intervenire con metodi specialistici.

Esiste un percorso escursionistico solidale.

Si chiama ”Il cammino nelle Terre Mutate” ed è un percorso di 250 km a piedi da Fabbriano a l’Aquila attraversando 4 regioni, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo e il Lazio in aree colpite da terremoti. Un turismo che si ferma nei luoghi e li attraversa lentamente.

Si può percorrere da soli essendo il persorso segnato o anche in gruppi. È comunque sconsigliato nei mesi rigidi invernali siccome alcuni tratti sono ad alta quota.

Ci sono 14 tappe, provviste di stutture ricettive. Il transito in questi luoghi aiuta le comunità ad aggrapparsi ad una speranza di rinascita. L’intento è anche di riattivare un’economia legata al turismo lento e sostenibile, contrario a quello che affligge i centri storici tipo Firenze, Venezia e Roma.

Cosa sappiamo di certo del futuro:

Sappiamo che i prossimi terremoti colpiranno Catania, Irpinia, l’Emilia Romagna, e il Friuli.

Ma la prossima volta saremo preparati?


Colors in Italian | 10 aforismi letterari sui colori (audio)

With spring only two weeks away and the landscape preparing to burst into brilliant colors, let’s embrace the colors through the words of Italian writers.
I selected the ones that inspired me to write this post.

Con la primavera in arrivo e il paesaggio che si prepara ad esplodere con colori brillanti, abbracciamo i colori attraverso le parole degli scrittori italiani.

Ho selezionato quelli che mi hanno ispirato a scrivere questo post.

Pronti a lasciare che i colori della lingua ti mettano di umore primaverile?

Ascolta prima e leggi dopo, o viceversa! Puoi scaricare i file audio per ascoltarli quando e quante volte desideri.

With spring arriving and the landscape preparing to burst into brilliant colors, let’s embrace the colors through the words of Italian writers.

I selected the ones that inspired me to write this post.

Pronti? Ready to let the colors of language put you in a Spring mood?

Listen first and read later, or the other way around! You can download the audio files to listen to them when and as many times you wish.

Buon ascolto, Mirella

Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
(Cesare Pavese)

Every new morning, I will go out into the streets looking for colors.
(Cesare Pavese)

A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.
(Alessandro Baricco)

Sometimes words are not enough.
So then colors are needed.
And forms.
And notes.
And emotions.

(Alessandro Baricco)

Era una donna meravigliosa, con gli occhi verdi, i capelli rossi, l’abito azzurro e le scarpe gialle. Volete sapere come è andata a finire? In bianco. (Totò)

She was a wonderful woman, with green eyes, red hair, blue dress and yellow shoes. Do you want to know how it ended? I failed to score.
(Totò)

Ai colori si chiede conforto, al linguaggio colore.
(Marcella Tarozzi Goldsmith)

Colors are asked for comfort, language is asked for color.
(Marcella Tarozzi Goldsmith)

La sensibilità è una condanna, ma ti consente di cogliere migliaia di colori in un viaggio in bianco e nero.
(Michelangelo Da Pisa)

Sensitivity is a condemnation, but it allows you to capture thousands of colors on a black and white journey.
(Michelangelo Da Pisa)

Pelle Bianca come la cera
Pelle Nera come la sera
Pelle Arancione come il sole
Pelle Gialla come il limone
tanti colori come i fiori.
Di nessuno puoi farne a meno
per disegnare l’arcobaleno.
Chi un sol colore amerà
un cuore grigio sempre avrà.
(Gianni Rodari)

White skin like wax.
Black skin like the evening
Orange skin like the sun
Yellow skin like lemon
many colors like flowers.
Nobody can do without them
to draw the rainbow.
Those who one color will love
a gray heart will always have.

(Gianni Rodari)

Il mio colore preferito è il cioccolato.
(Anonimo)

My favorite color is chocolate.
(unknown)

La scrittura può descrivere i colori, ma ogni descrizione è un’ombra.
(Marco Ercolani)

Writing can describe colors, but every description is a shadow.
(Marco Ercolani)

Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco… Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco.”
(Alessandro D’Avenia)

Everything is a color. Every emotion is a color. Silence is white. In fact, white is a color that I cannot stand: it has no boundaries. (Passare una notte in bianco) Spend a sleepless night, (andare in bianco) fail to score,
(alzare bandiera bianca) raise the white flag, (lasciare il foglio bianco ) leave the page blank, (avere un capello bianco) have a white hair… Indeed, white is not even a color. It is nothing, like silence. A nothing without words and without music. In silence: in white. ”
(Alessandro D’Avenia)

Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e hanno la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
(Gianni Rodari)

I know the colors of the trades:
The bakers are white,
they rise before the birds
and they have flour in their hair;
the chimney sweepers are black,
the painters are of seven colors;
The car repair workers
have a nice blue suit,
their hands are dirty with grease:
the tramps go wandering,
they never get a finger dirty,
but their trade is not clean.

(Gianni Rodari)

Salice Terme – Pavia, foto di Roberto Robaudi

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