Spero che tu abbia avuto del tempo per imparare le parole del vino della settimana scorsa.
Oggi rimaniamo in cucina e ti presento 20 ricette originarie delle 20 regioni italiane. Infatti non a caso domani 23 novembre fino al 29 novembre si terrà la V Settimana della Cucina Italiana nel mondo 2020.
Ci saranno molti eventi digitali educativi e culturali sull’argomento.
Ho scelto delle ricette meno conosciute perché scoprire sapori nuovi mette di buon umore.
Personalmente, oltre ai dolci, ho un debole per i primi e per le zuppe di stagione. Ovviamente amo le pizze, a casa mia si mangiava spesso la pizza scarola.
L’edizione 2020 coglie la ricorrenza del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, padre della cucina domestica italiana, un’occasione per riflettere sul rapporto essenziale che lega patrimonio gastronomico italiano e suoi territori d’origine. Nel suo manuale, “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, viene valorizzata la varietà delle tradizioni culinarie dei territori italiani, oltre alla salubrità e sostenibilità dell’intera filiera (basandosi tradizionalmente sull’uso di prodotti locali e stagionali). Esemplari principi e valori della Dieta mediterranea.
Le Castagnole – un dolce dell’Emilia Romagna
Iniziamo con il nostro viaggio virtuale. Buon appetito!
Today we’re staying in the kitchen as I present to you 20 recipes that originate from the 20 Italian regions.
In fact, it’s no coincidence that from tomorrow November 23rd until November 29th will be held the V Week of Italian Cuisine in the World 2020.
There will be many educational and cultural digital events on the topic. I’ve chosen lesser known recipes because discovering new flavors puts you in a good mood!
Personally, in addition to desserts, I have a weakness for first courses and seasonal soups. Obviously I love pizzas, in my house we often ate the Neapolitan escarole pizza.
The 2020 edition captures the bicentenary of the birth of Pellegrino Artusi, father of Italian home cooking, an opportunity to reflect on the essential relationship that binds Italian gastronomic heritage and its territories of origin. In his manual, “Science in the kitchen and the art of eating well”, the variety of culinary traditions of the Italian territories is enhanced, as well as the healthiness and sustainability of the entire supply chain (traditionally based on the use of local and seasonal products) . Exemplary principles and values of the Mediterranean Diet. Let’s start with our virtual journey. Enjoy your meal!
Ascolta la versione audio (7 minuti) / Listen to the audio version (7 minutes):
Dicono che bere vino rosso ogni tanto faccia bene alla salute. Ammetto che quest’anno ne ho bevuto più del solito, senza esagerare ovviamente.
Avevo in programma di festeggiare il compleanno di mio padre insieme a lui a settembre stappando una bottiglia di Tintilia del Molise, il nostro vino preferito, ma purtroppo la vita ha deciso diversamente e non ne avremo più l’occasione.
Nell’antichità il vino, “Nettare Divino”, rappresentava l’allegoria di benessere, prosperità e abbondanza. Speriamo sia vero!
Bacco, chiamato Dioniso nell’antichità greca, è il dio del vino, delle feste e della perdizione. Dato il suo carattere energico e chiassoso, veniva chiamato Bacco, che in greco significa “clamore – baccano”, nome adottato dalla cultura romana proprio per identificare Dioniso. Molti artisti lo hanno reso protagonista delle loro opere. Vediamone alcune.
Ecco un pdf con le parole del vino / Here’s a pdf with a list of wine words :
Bacco e il Vesuvio – L’affresco raffigura Bacco con il corpo ricoperto da acini e un alto monte isolato, con le pendici ricoperte da filari di viti. Potrebbe essere il Vesuvio prima dell’eruzione del 79 d.C., e dunque con una sola cima, oppure il monte Nisa dove, secondo la leggenda, Dioniso sarebbe stato allevato.
Affresco Bacco e il Vesuvio – Pompei
Il Bacco di Michelangelo – E’ rappresentato in una veste giovanile con in mano una coppa, mentre sta barcollando a causa dell’ubriachezza. Il forte realismo della statua rende il movimento di Bacco ubriaco fluido e verosimile. Un piccolo satiro si trova dietro Bacco, il quale approfitta per mangiare dell’uva di nascosto nell’attimo di debolezza del dio. Includerlo all’interno della composizione serve ad indurre lo spettatore a girare attorno alla statua, apprezzandone ogni singolo dettaglio.
Michelangelo Buonarroti – Il Bacco, 1496–1497
Il Bacco adolescente di Caravaggio: “Nel dipingere il Bacco, Caravaggio avrebbe potuto, e per alcuni dovuto, affrontare il soggetto mitologico secondo la buona tradizione rinascimentale. Il giovane appare ben lontano dall’essere una classica figura idealizzata. Il vero soggetto del dipinto sarebbe, insomma, la semplice rappresentazione di uno scherzoso travestimento. Caravaggio, prendendosi gioco della gloriosa tradizione classica e rinascimentale, facendosi beffa del pubblico, avrebbe ritratto un suo amico un po’ stordito dai fumi dell’alcol, chiedendogli di tenere in mano un bicchiere di vino e posando davanti a lui della frutta di qualche giorno.” – ArteSvelata.it
Michelangelo Merisi da Caravaggio – Bacco adolescente, 1597
Ascolta il podcast di Arte Svelata sul Bacco di Caravaggio/ Listen to the podcast by Arte Svelata about il Bacco by Caravaggio:
Il Bacco di Arianna: alcuni dipingono utilizzando colori, tempere, acrilico, acquerello, matite e altri come Arianna Greco invece scelgono il nettare degli dei per creare quella che è stata battezzata arte enoica, capace di dare vita a profumatissimi capolavori enocromatici. Come nasce questa passione di Arianna? “Dipingere con il vino è una tecnica particolarissima e di non facile realizzazione in quanto necessita di abilità tecnica e di conoscenze in campo chimico. Sono opere d’arte che hanno i profumi e i colori dei vitigni che nascono nella nostra Italia e in particolar modo nella mia Puglia anche se spesso e volentieri utilizzo anche vini piemontesi come il Barolo, di cui amo tutto. Il vino posto su tela tende ad evolvere a suo modo, si ossida come farebbe in Barrique o in bottiglia e ciò grazie a reazioni tra antociani e tannini con conseguenti viraggi di colore. All’occhio osserviamo una maturazione, da color rosso porpora, color viola, rosso rubino verso sfumature tendenti al granato, al mattonato, sfumature decisamente più calde e più affascinanti. Proprio grazie a questo particolarissimo aspetto evolutivo che, normalmente non si verifica in altre forme d’arte, le mie opere sono state paragonate al quadro di Dorian Grey con la differenza che mentre questo invecchiando peggiora, i miei dipinti, invecchiando, assumono maggior fascino.”
Arianna Greco – Il Bacco di Arianna, 2013
…Dopo tanto chiacchierare di vino è ora di stappare una bottiglia. Come sai, la degustazione del vino consiste in un esame olfattivo e in un esame visivo. Ecco come vengono descritti 4 vini italiani:
Tintilia del Molise DOC: colore rosso rubino, intenso, con riflessi violacei. Il profilo olfattivo del vino è vinoso, intenso, piacevole, caratteristico e al palato risulta secco, armonico, morbido. Si abbina bene con un buon piatto di penne al sugo.
Montepulciano d’Abruzzo: Al secondo posto tra i vini DOCG più venduti. Colore Rosso rubino intenso. Profumo fruttato di mora lievemente aspra, di frutti rossi maturi, tra cui il ribes rosso selvatico, e spezie. Caratteristica principale è l’aroma di liquerizia, (si dice”liqueriziaceo”), e amarascato. A volte il fondo è ammandorlato e dai sentori speziati. Gusto Mediamente tannico, di buon corpo, ottima struttura.
Chianti Classico DOCG: ha colore rubino brillante, tendente al granato e odore profondamente vinoso. Il gusto è asciutto, sapido tendente con il tempo al morbido vellutato.
Il Nero d’Avola si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell’invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, nelle migliori zone presenta note speziate e balsamiche.
They say that drinking red wine every now and then is good for your health. I admit that this year I drank more than usual, obviously without exaggerating.
I had planned to celebrate my father’s birthday with him in September by uncorking a bottle of Tintilia del Molise, our favorite wine, but unfortunately life has decided otherwise and we won’t have the opportunity anymore.
In ancient times, wine, “Divine Nectar”, represented the allegory of well-being, prosperity and abundance. Let’s hope it’s true!
Bacchus, called Dionysus in Greek antiquity, is the god of wine, festivals and perdition. Given his energetic and noisy character, he was called Bacchus, which in Greek means “clamor / baccano”, a name adopted by Roman culture precisely to identify Dionysus. Many artists have made him the protagonist of their works. Let’s see some of them.
Bacchus and Vesuvius – The fresco depicts Bacchus with his body covered with berries and a high isolated mountain, with the slopes covered with rows of vines. It could be Vesuvius before the eruption of 79 AD, and therefore with only one peak, or Mount Nisa where, according to legend, Dionysus would have been raised. Michelangelo’s Bacchus – He is represented in a youthful robe holding a cup, while he is staggering due to drunkenness. The strong realism of the statue makes the movement of a drunk Bacchus fluid and convincing. A small satyr is behind Bacchus, taking the opportunity to secretly eat grapes in the moment of weakness of the god. Including it within the composition serves to induce the viewer to walk around the statue, appreciating every single detail.
The adolescent Bacchus by Caravaggio: “In painting Bacchus, Caravaggio could have, and some should have, faced the mythological subject according to the good Renaissance tradition. The young man appears far from being a classic idealized figure. The true subject of the painting would be , in short, the simple representation of a joke in disguise. Caravaggio, making fun of the glorious classical and Renaissance tradition, teasing the public, would have portrayed a friend of his a little stunned by the fumes of alcohol, asking him to hold a glass of wine and placing a few days’ fruit in front of him. ” – ArteSvelata.it
The Bacchus of Arianna: some paint using colors, tempera, acrylic, watercolor, pencils and others, like Arianna Greco instead, choose the nectar of the gods to create what has been baptized wine art, capable of giving life to fragrant enochromatic masterpieces. How was this passion of Arianna born? “Painting with wine is a very particular technique and not easy to achieve as it requires technical skill and knowledge in the chemical field. They are works of art that have the scents and colors of the vines that are born in our Italy and especially in my region Puglia even if I often and willingly use Piedmontese wines such as Barolo, of which I love everything. The wine placed on canvas tends to evolve in its own way, oxidizes as it would in Barrique or in bottle and this thanks to reactions between anthocyanins and tannins with consequent color changes. To the eye we observe a ripening, from purple red, violet, ruby red towards shades tending to garnet, to brick, decidedly warmer and more fascinating nuances. Thanks to this very particular evolutionary aspect, that normally does not occur in other art forms, my works have been compared to the Dorian Gray painting with the difference that as he gets worse as he ages, my paintings take on more charm.”
…After a lot of chatting about wine, it’s time to uncork a bottle. As you know, wine tasting consists of an olfactory examination and a visual examination. Here is how 4 Italian wines are described:
Tintilia del Molise DOC: an intense ruby red color and violet reflections. The olfactory profile of the wine is vinous, intense, pleasant, characteristic and on the palate it is dry, harmonious, soft. It goes well with a good dish of penne with sauce.
Montepulciano d’Abruzzo: second place among the best-selling DOCG wines. Intense ruby red color. Fruity aroma with slightly sour blackberry, ripe red fruits, including wild red currant, and spices. The main feature is the aroma of licorice (called “liqueriziaceo”), and amarascato. Sometimes the base is almondy and with spicy scents. Taste is medium tannic, full-bodied, excellent structure.
Chianti Classico DOCG: it has a brilliant ruby color tending towards garnet and a deeply vinous aroma. The taste is dry, savory, tending to velvety soft over time.
Nero d’Avola appears to the sight of a pleasant ruby red, more or less intense depending on the type of vineyard, its position and aging, to the taste it offers hints of berries, cherry, plum, in the best areas it presents spicy and balsamic notes.
Qual è il tuo vino preferito? / What’s your favorite wine?
A whimsical letter-by-journey through the Italian ABCs with Dianne Hales
(Original English version follows)
In questo periodo strano in cui non è possibile viaggiare in Italia, Dianne Hales ha fatto quello che fanno gli scrittori: ha scritto un nuovo libro, un piccolo omaggio all’Italia e agli italiani. Ce ne parla oggi ospite del mio blog:
Decenni fa mi sono innamorata follemente, felicemente, vertiginosamente dell’italiano. Desiderosa di comunicare con i suoi interlocutori, ho deciso di imparare la loro lingua immergendomi nei suoi suoni.
Una delle mie prime lezioni formali si è concentrata sull’alfabeto italiano. Anche se le sue 21 lettere sembrano identiche alle loro controparti inglesi (escluse j, k, w, x e y), non suonano allo stesso modo.
Le differenze vanno oltre la pronuncia. A me ogni lettera fa venire in mente una parola che rappresenta un aspetto diverso della vita e della cultura italiana. Ho messo insieme le mie riflessioni alfabetiche in un libro digitale che puoi scaricare come PDF gratuito qui.
“A” Is for Amore accompagna i lettori in uno stravagante viaggio letterale attraverso l’ABC italiano. Viaggerai a Firenze e Roma; assaporirai i piatti preferiti dagli italiani; ti addentrerai nel mondo della moda e del vino; incontrerai Dante, Leonardo e l’irresistibile italiano; e acquisirai un nuovo apprezzamento delle lettere “H” (acca) e “Z” (zeta) in italiano.
Se ami l’Italia, imparerai di più sul paese e sulla sua gente. Se vieni da una famiglia italiana, scoprirai di più sulla tua eredità. Se sei uno studente o un insegnante d’italiano, troverai una prospettiva allegra che integra le lezioni di vocabolario e grammatica. Se sei un avventuriero in poltrona, non hai bisogno di conoscere nessun italiano per goderti il viaggio.
“A” Is for Amore è la mia lettera d’amore all’Italia, alla sua gente e a tutti i miei lettori, con grande apprezzamento per il loro sostegno. Spero che questo piccolo regalo ti diverta e ti sollevi.
In this strange period in which it is not possible to travel to Italy, Dianne Hales did what writers do: she wrote a new book, a small tribute to Italy and the Italians. She talks to us about today in this guest post:
Decades ago I fell madly, gladly, giddily in love with Italian. Yearning to communicate with its speakers, I set out to learn their language by immersing myself in its sounds.
One of my earliest formal lessons focused on the Italian alphabet. Although its 21 letters look identical to their English counterparts (minus j, k, w, x, and y), they don’t sound the same. The differences go beyond pronunciation. To me, each letter brings to mind a word that represents a different aspect of Italian life and culture. I’ve put together my alphabetical musings in a digital book you can download as a free PDF here.
“A” Is for Amore takes readers on a whimsical letter-by-journey through the Italian ABCs. You’ll travel to Florence and Rome; savor Italians’ favorite dishes; delve into the worlds of fashion and wine; meet Dante, Leonardo, and the irresistible Italian man; and gain a new appreciation of the Italian “H” (acca) and “Z” (zeta). If you love Italy, you’ll learn more about the country and its people. If you come from an Italian family, you’ll discover more about your heritage. If you’re an Italian student or teacher, you’ll find a light-hearted perspective that complements vocabulary and grammar lessons. If you are an armchair adventurer, you don’t need to know any Italian to enjoy the ride.
“A” Is for Amore is my love letter to Italy, its people, and all my readers, with great appreciation for your support. I hope this small gift will entertain and uplift you.
ECCO ALCUNE DELLE “GAFFE”, O MEGLIO FIGURACCE, STORICHE DI DEPUTATI E POLITICI, DIVISI NON PER GRUPPI POLITICI, MA PER GRUPPI STILISTICI E LINGUISTICI
Uso la parola inglese “optional” non a caso visto che sempre più parole straniere entrano ogni giorno nel gergo italiano. Così mentre tanti stranieri si prodigano ad impare la nostra bella lingua, i politici italiani la deturpano senza vergogna.
In quale categoria mettersti la prima figuraccia?
“Breve e circonciso. ma secondo voi perché Confindustria preme….”
On. Davide Tripiedi
Conciso! Circonciso è un’altra cosa…
GLI ERMETICI
Iniziamo con il Sentore Razzi, chiamato l’azzecca-garbugli della politica, come il personaggio dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni il cui nome è dovuto al fatto che «azzeccare» significa “indovinare” e «garbugli» “cose non giuste”, quindi: indovinare cose non giuste.
“Codesto dev’essere assicurato un’adeguato modernizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma. Però ormai inerudibile per strate (?)….drastica riduzione del fenomeno di codesta nel traffico veio…veiocular…veioculare a Roma.”
Sen. Razzi
Mamma mia, che minestrone. Non si capisce nulla e poi si dice veicolare!
Proseguiamo con l’Onorevole Eraldo Isidori:
“Si deve scontare la sua pena prescritta, che gli aspetta. Lo sapeva prima fare il reato. Io ritengo come Lega di non uscire prima della sua pena erogata. Grazie.”
On. Eraldo Isidori
Avete capito qualcosa? Io poco….
I LETTERATI
Secondo alcuni politici una citazione può fare guadagnare punti. La guerra all’avversario si combatte anche sul piano culturale, vediamo come va…
Onorevole Nunzia De Girolamo:
“In questa atmosfera un po’ da Gattopardo non vogliamo scomodare il principe di Salina esortando con il cuore il Presidente del Consiglio ad evitare che tutto cambi perché nulla cambia.”
On. Nunzia De Girolamo
Oltre al congiuntivo sbagliato, in realtà Tancredi nel Gattopardo diceva:
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Tancredi nel Gattopardo
Onorevole Ignazio La Russa
“Il grande George Orwell che scrisse come Lei sa <<Il Grande Fratello>>… non era il Il Grande Fratello Italia….”
On. Ignazio La Russa
Il libro come tutti o quasi sanno s’intitolava 1984 e non il Grande Fratello!
I LATINISTI
Ma i più ambiziosi sono i latinisti…
“C’è da dire però Presidente, usquie tandem abutere patientiam nostram.”
On. Anna Finocchiaro
Il Senatore Gasparre s’accorse dell’errore e corresse la collega.
“Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”
Dice che le consiglierebbe anche maggiore cautela, maggiore pazienza con le citazioni latine perché forse c’era qualche piccola imperfezione.
Onorevole Francesco Barbato
” Ad monumentorum bustorunque debe storia flebe compulsa. Ve lo traduco subito. Era Svetonio… ”
On. Francesco Barbato
La correzione non tarda ad arrivare:
“Si dice Suetonio e non Svetonio. Invece di fare il paravento vai a scuola. Ignorante!”
On. Giancarlo Lebner
GLI ALLUSIVI
A proposito di latino bisogna fare attenzione alle traduzioni.
Onorevole Gianluca Buonanno:
“Mi viene in mente un celebre motto di D’Annunzio che diceva, << Non timeo culices>>, che per quelli di sinistra, stiano calmi… culices significa zanzare.”
On. Gianluca Buonanno
Culices non significa culo, ma zanzare… grazie per la precisazione!
Et dulcis in fundo….
Onorevole Roberto Giachetti:
“Lo dico sempre all’Onorevole Finetti che presa dall’orgia di votare contro tutto…scusate…!”
On. Roberto Giachetti
Orgia….?? Forse voleva dire “presa dalla foga… ”
Fammi sapere nei commenti quali errori ti hanno fatto ridere di più. 😄
Mosaico romano del I secolo a.C. raffigurante le maschere tragica e comica (Roma, Musei Capitolini) – Roman mosaic of the 1st century BC depicting the tragic and comic masks (Rome, Musei Capitolini)
Ci sono tante ricette diverse per studiare: fare i quiz, fare esercizi di ascolto, fare conversazione, guardare dei video, ecc. Basta trovare una buona ricetta che funziona per te e i risultati non tarderanno ad arrivare.
Ti ripropongo alcune ricette per studiare i verbi. Fammi sapere nei commenti quali ti sono stati di maggior aiuto.
There are many different recipes for studying: taking quizzes, doing listening exercises, having a conversation, watching videos, etc. Just find a good recipe that works for you and the results will not delay.
Here are some recipes for studying verbs. Let me know in the comments which were most helpful to you.