Questi 60 verbi sono fondamentali per viaggiare. Sono strumenti utili per comunicare bene.
Ecco in questo video i primi 3o verbi della lista dei 60 verbi italiani per viaggiare in Italia. Ascolta e ripeti i verbi e le frasi molte volte ad alta voce.
Scarica il PDF per avere la lista sempre con te mentre studi e viaggi.
These 60 verbs are essential for travel. They are useful tools for communicating well.
Here in this video are the first 30 verbs of the list of 60 Italian verbs for traveling in Italy. Listen and repeat the verbs and sentences out loud several times.
Download the PDF to always have the list with you while you study and travel.
Come funzionano il discorso diretto e il discorso indiretto?
Per esprimere quello che viene detto da qualcuno si usano due modi differenti: il discorso diretto (frasi dette) e il discorso indiretto (frasi riportate)
1) Maria: “Vai a casa!” – discorso diretto 2) Maria ha detto di andare a casa. – discorso indiretto
Nell’esempio qui sopra abbiamo due frasi diverse:
Nella prima frase vengono scritte esattamente le parole pronunciate da Maria; Maria dice a qualcuno di andare a casa.
Mentre nel secondo caso un narratore riporta la frase di Maria.
DISCORSO DIRETTO
Nel discorso diretto si trascrivono le stesse parole pronunciate dai soggetti all’interno di segni grafici distintivi (< > , ” “ , – ). Il discorso diretto può essere introdotto dai due punti ( : ).
IL DISCORSO INDIRETTO
Nel discorso indiretto si racconta ciò che è stato detto, introdotto di norma con “che“, “a“, “di“, “se“.
DA DIRETTO A INDIRETTO
Un discorso diretto può trasformarsi in un discorso indiretto (e viceversa), ma per avere una frase comprensibile e grammaticalmente corretta si devono cambiare i segni di punteggiatura, i pronomi, i tempi e i modi verbali e gli eventuali aggettivi.
Regola
Discorso diretto
Discorso indiretto
presente -> imperfetto
Lucia ha detto: “vado a Milano”.
Lucia ha detto che andava a Milano.
passato prossimo -> trapassato prossimo
Lucia ha detto: “sono andata a Milano”.
Lucia ha detto che era andata a Milano.
futuro -> condizionale passato
Lucia ha detto: “andrò a Milano”.
Lucia ha detto che sarebbe andata a Milano.
condizionale presente -> condizionale passato
Lucia ha detto: “andrei a Milano”.
Lucia ha detto che sarebbe andata a Milano.
imperfetto -> imperfetto
Lucia ha detto: “andavo a Milano”.
Lucia ha detto che andava a Milano.
imperativo -> infinito
Lucia ha detto: “andiamo Milano”.
Lucia ha detto di andare a Milano.
Prova ad esercitarti: scrivi nei commenti sotto una frase in discorso diretto e trasformala in discorso indiretto.
Scarica qui il programma dei primi 4 moduli dell’Accademia dei Verbi.
Fai alcune lezioni gratuite.
English version
How do direct speech and indirect speech work?
Two different ways are used to express what someone says: direct speech (spoken sentences) and indirect speech (reported sentences).
1) Maria: “Vai a casa!” – direct speech – Maria: ” Go home!” 2) Maria ha detto di andare a casa. – indirect speech – Maria said to go home.
In the example above we have two different sentences:
In the first sentence the exact words spoken by Mary are written; Maria tells someone to go home.
While in the second case a narrator reports Maria’s sentence.
DIRECT SPEECH
In direct speech, the same words pronounced by the characters are transcribed within distinctive graphic signs (< > , ” ” , – ). Direct speech can be introduced by colons ( : )
INDIRECT SPEECH
In indirect speech we tell what has been said, usually introduced with “che“, “a“, “di“, “se“. (“that”, “to”, “of”, “if”)
FROM DIRECT TO INDIRECT
Direct speech can transform into indirect speech (and vice versa), but for the sentence to be understandable and grammatically correct, the punctuation marks, pronouns, tenses and verbal forms and any adjectives must be changed.
Regola
Discorso diretto
Discorso indiretto
presente -> imperfetto
Lucia ha detto: “vado a Milano”.
Lucia ha detto che andava a Milano.
passato prossimo -> trapassato prossimo
Lucia ha detto: “sono andata a Milano”.
Lucia ha detto che era andata a Milano.
futuro -> condizionale passato
Lucia ha detto: “andrò a Milano”.
Lucia ha detto che sarebbe andata a Milano.
condizionale presente -> condizionale passato
Lucia ha detto: “andrei a Milano”.
Lucia ha detto che sarebbe andata a Milano.
imperfetto -> imperfetto
Lucia ha detto: “andavo a Milano”.
Lucia ha detto che andava a Milano.
imperativo -> infinito
Lucia ha detto: “andiamoa Milano”.
Lucia ha detto di andare a Milano.
Try to practice: write a sentence in direct speech in the comments below and transform it into indirect speech.
Studiando l’italiano hai mai incontrato dei verbi seguiti da una preposizione e poi da un altro verbo all’inifinito o al gerundio? Sono dei verbi fraseologici e a volte ti fanno grattare il capo se non sai come usarli! Vediamo in particolare come si usano i verbi fraseologici venire a prendere e andare a prendere.
I verbi venire a prendere e andare a prendere sono chiamati verbi fraseologici. Sono usati davanti a un altro verbo all’infinito o al gerundio e sono spesso accompagnati da una preposizione.
I verbi fraseologici esprimono una particolare azione, per esempio: cominciare a +infinito – (inizio dell’azione) finire di + infinito – (fine dell’azione) continuare a +infinito – (proseguimento dell’azione) stare per + gerundio – (progressività dell’azione)
I verbi venire a + prendere e andarea + prendere indicano il movimento di un’azione.
Vediamo alcune frasi:
Venire a prendere – to come get, pick up
1. Vengo a prendere la mia bici domani quando sarà pronta.
2. Stasera i miei amici vengono a prendere dell’uva del mio orto.
3. Sono venuti a prenderci alla fermata dell’autobus.
4. Ti veniamo a prendere all’aeroporto.
Andare a prendere– to go get, pick up
1. Siete andati a prendere un caffè al bar?
2. Ogni giorno va a prendere la figlia all’uscita dalla scuola.
3. Sono andati a prendere le chiavi dell’appartamento.
4. Domani andremo a prendere del vino in cantina.
Consiglio
Quando hai dei dubbi, per non sbagliare, consulta sempre il dizionario!
Continua a esercitarti nell’Accademia dei Verbi. Troverai tanti esercizi efficaci che ti aiuteranno a coniugare tutti i tempi verbali e a pronunciarli bene:
English version
While studying Italian, have you ever encountered verbs followed by a preposition and then by another verb in the infinitive or gerund? They are phrasal verbs and sometimes they make you scratch your head if you don’t know how to use them! Let’s see in particular how to use the phrasal verbs venire a prendere and andare a prendere.
The verbs venire a prendere and andare a prendere are called phrasal verbs. They are used before another verb in the infinitive or gerund and are often accompanied by a preposition.
Phrasal verbs express a particular action, for example: cominciare a +infinito – (start of an action) finire di + infinito – (end of an action) continuare a +infinito – (continuation of an action) stare per + gerundio – (progression an action)
The verbs venire a + prendere e andarea + prendere indicate the movement of an action.
Let’s have a look at some sentences:
Venire a prendere – to come get, pick up
1. Vengo a prendere la mia bici domani quando sarà pronta. I’ll come get my bike tomorrow when it’s ready.
2. Stasera i miei amici vengono a prendere dell’uva del mio orto. Tonight my friends are coming to get some grapes from my garden.
3. Sono venuti a prenderci alla fermata dell’autobus. They came to pick us up at the bus stop.
4. Ti veniamo a prendere all’aeroporto. We will pick you up at the airport.
Andare a prendere– to go get, pick up
1. Siete andati a prendere un caffe al bar? Have you gone to and get a coffee at the bar?
2. Ogni giorno va a prendere la figlia all’uscita dalla scuola . Every day he goes to pick up his daughter from school.
3. Sono andati a prendere le chiavi dell’appartamento. They went to get the keys to the apartment.
4. Domani andremo a prendere del vino in cantina. Tomorrow we will go to the cellar to get some wine.
Suggestion:
When in doubt, to avoid making mistakes, always consult the dictionary!
Continua a esercitarti (continue to practice) in the Accademia dei Verbi. You will find many effective exercises that will help you conjugate all the verb tenses and pronounce them well:
Parole, parole, parole… come cantava Mina. Usare le parole italiane che già conosci e quelle che incontri leggendo, ascoltando musica o parlando con altri italiani, magari in Italia, è la cosa più importante per avanzare nella lingua parlata. Infatti, quando si impara una lingua l’obiettivo è riuscire a comunicare e conversare. Ecco a cosa servono le parole, i suoni, le espressioni… Vediamo come:
mantenere viva una conversazione senza interromperla
utilizzare parole di riempimento o intercalari
esprimere emozioni con interiezioni
mostrare apprezzamento per qualcosa
Parole, parole, parole… as Mina would sing. Using the Italian words you already know and those you come across while reading, listening to music or talking to other Italians, perhaps in Italy, is the most important thing to advance in the spoken language. In fact, when learning a language, the goal is to be able to communicate and converse. That’s what words, sounds, expressions are for… Let’s see how:
to keep a conversation going without interrupting
to use filler words
to express emotions with interjections
to show appreciation for something
Parole italiane per mantenere viva una conversazione
Esiste una categoria di parole ed espressioni che vengono usate per mantenere viva una conversazione. Queste parole ed espressioni aiutano anche a comunicare il nostro accordo, disaccordo e incertezza senza interrompere l’interlocutore. Ecco una lista di alcune delle più comuni.
There is a category of words and expressions that are used to keep a conversation going. These words and expressions also help communicate our agreement, disagreement, and uncertainty without interrupting the other party. Here is a list of some of the more common ones.
parole riempitive o intercalari
In italiano le ‘parole riempitive’ o ‘intercalari’ si usano in abbondanza, come potrai notare dalla lunga lista che ho compilato. Si possono dividere in 3 catogorie: iniziatori, mediani e finalizzatori. Anche se, diciamo che, alcune di queste parole o espressioni si prestano bene in diverse situazioni. Sono particolarmente importanti per dare fluidità ad una conversazione.
In Italian the ‘filler words’, “parole riempitive” o”intercalari” are used in abundance, as you can see from the long list I have compiled. They can be divided into 3 categories: starter words, middle words and ending words. Although, “diciamo”, let’s say that, some of these words or expressions lend themselves well in different situations. They are particularly important for giving fluidity to a conversation.
Le interiezioni in italiano
L’interiezione si usa per esprimere emozioni, stati d’animo e reazioni istintive condensate in una sola espressione, senza legami sintattici con il resto della frase.
The interjection is used to express emotions, moods and instinctive reactions condensed into a single expression, without syntactic links with the rest of the sentence.
16 parole e frasi per dire buonissimo in italiano
Sai, che il proverbio “De gustibus non disputandum est” – Sui gusti non si discute, è uno dei più utilizzati dagli italiani? E comunque non viene utilizzato solo riguardo al cibo, bensi anche per ogni altro tipo di gusto: musica, moda, genere letterario ecc. Nell’articolo di questa settimana però restiamo nel campo del cibo e vediamo tutti i modi per dire “buonissimo” in italiano.
Do you know that the proverb “De gustibus non disputandum est”/ Sui gusti non si discute (there’s no accounting for taste) is one of the most used by Italians? And in any case it is not only used for food, but also for any other type of taste: music, fashion, literary genre, etc. In this week’s article, however, we remain in the field of food and look intl all the ways to say “very good” in Italian.
A volte basta una sola lettera pronunciata in modo errato per cambiare il significato di una parola. Prendiamo come esempio le due parole “rosa” e “rossa”. Con la prima indichiamo il fiore e, trovandosi tra due vocali, la “s” ha un suono sibilante come una “z” dolce. Mentre la seconda è un aggettivo di colore in cui la doppia “s” ha un suono forte. Quindi quando sentiamo “rosa rossa” notiamo la differenza nel suono della “s” il che ci permette di capire che parliamo di un fiore di colore rosso.
La lettera “s” ha 3 suoni particolari:
la doppia “ss“
la “s” che sembra “z”
la “s” normale (parole che iniziano con la “s” o la “s” è accanto ad una consonante
Ecco una lista di parole per esercitari.
Sometimes all it takes is one mispronounced letter to change the meaning of a word. Let’s take as an example, the two words “rosa” and “rossa”. With the first we indicate the flower and, being between two vowels, the “s” has a sibilant sound like a soft “z”. While the second is an adjective of color and the double “s” has a strong sound. So when we hear “rosa rossa” we notice the difference in the sound of the “s” which allows us to understand that we are talking about a red flower.
The letter “s” has 3 particular sounds:
la doppia “ss“/ the double “ss”
la “s” che sembra “z” / the “s” that sounds like “z”
la “s” normale (parole che iniziano con la “s” o la “s” è accanto ad una consonante / words starting with “s” or “s” is next to a consonant