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Italian gelato: helping children with a gelato sospeso

Non solo un gelato ma un gusto d’amore

Ricordo da bambina a casa dei nonni non mancava mai dopo il pranzo la tanto attesa domanda: “Mirella, lo vuoi il gelato?” seguita dai miei salti di gioia e la corsa verso la gelateria. I nonni, poverini, faticavano a starmi dietro!
Purtroppo tanti bambini non avevano e non hanno questa fortuna.
Quest’articolo parla di un’associazione italiana che regala gelati a bambini meno fortunati. Buona lettura, Mirella
 
p.s. Non perdere la prossima settimana la seconda parte di how to use “potere
 
I remember when I was a child at my grandparents’ house, I never missed the long-awaited question after lunch: “Mirella, do you want ice cream?” followed by my leaps of joy and the rush to the ice cream shop. My grandparents, poor them, struggled to keep up with me!
Unfortunately, many children did not have and do not have this luck.This article is about an Italian association that donates ice cream to less fortunate children. Enjoy, Mirella
 
p.s. Stay tuned next week for the the second part of  how to use “potere

 

Not Only an Ice Cream but a Taste of Love

di Linda  Cooper, 30 luglio 2018

A quale bambino non piace il gelato?  Per molti bambini è il cibo più squisito – perfetto in una calda giornata estiva! Ma per alcuni bambini è una gioia della quale devono fare a meno perché le loro famiglie non possono permetterselo.  Ma adesso, grazie a Salvamamme, un’associazione che aiuta le famiglie in situazioni difficili, questi bambini, meno fortunati, possono godersi un cono gustoso e rinfrescante.

What child doesn’t like ice cream? For many children it is the most scrumptious  food – perfect on a hot sunny day! But for some children it is a joy they must do without because their families are not able to pay for it.  But now, thanks to Salvamamme, an association that helps families in difficult situations, these less fortunate children can enjoy a tasty, refreshing cone.

Salvamamme è nata quasi venti anni fa.  L’associazione risponde ai bisogni delle famiglie in crisi, intervenendo nei momenti cruciali e offrendo aiuto alle donne vittime di violenza. Per saperne di più su Salvamamme, vai al sito www.salvamamme.it.

Almost 20 years ago, Salvamamme was born.  The association responds to the needs of families in crisis, intervening in crucial times and offering help to women victims of violence.  To learn more about Salvamamme, go to the website www.salvamamme.it.

Nel 2015 Salvamamme ha avuto un’altra buon’idea.  Sapeva che in estate, quando fa caldissimo, ci sono tanti bambini che chiedono ai genitori, “Posso avere del gelato?” Sfortunatamente, molte di queste famiglie, in una difficile situazione economica, non hanno i soldi per comprare un cono.  Che delusione!

In 2015 Salvamamme had another good idea.  They knew that in the summer, when it is very warm, there were many children that would ask their parents, “Can I have some ice cream?”  Unfortunately, many of these families, in a difficult economic situation, did not have the money to buy a cone. What a disappointment!

L’idea geniale si basa su un’antica tradizione napoletana che si chiama “caffè sospeso” che significa un caffè in attesa. Dopo la seconda guerra mondiale, per esprimere solidarietà con quelli meno fortunati, quando una persona andava al bar a bere un caffè, ne pagava due e lasciava il secondo in “sospeso” per una persona che non aveva la  possibilità di pagarlo. Quest’usanza si è diffusa attraverso l’Italia ed oggi è possibile regalare un caffè in molti bar italiani.

The brilliant idea is based on an ancient Neapolitan tradition that is called “caffè sospeso”which means “coffee in waiting.”  After the Second World War, in order to express solidarity with those less fortunate, when a person went to the bar to have coffee, they would pay for two of them and would leave the second in “sospeso” for a person without the ability to pay for it.  This custom spread across Italy and today it is possible to gift a coffee in many Italian bars.

E quindi è nata l’idea del gelato “sospeso”.  Oggigiorno dal 1 giugno fino al 31 ottobre, quando compri un gelato per te o per i tuoi bambini, puoi lasciarne uno in “sospeso” per un bambino meno fortunato.  Sul bancone della gelateria c’è un vaso di vetro dove puoi lasciare l’offerta. Accanto al vaso c’è una locandina che dice, “Noi aderiamo alla campagna gelato sospeso.  Lascia pagato a un bambino un gelato.” Sono tantissime gelaterie in tutte le regioni italiane che partecipano a questo progetto generoso. Dal 2015 al 2017 sono stati donati più di 100.000 gelati!

And so the idea of ice cream “sospeso” was born.  Nowadays from June 1 until the 31st of October, when you buy an ice cream for yourself or for your children, you can leave one in “sospeso” for a child less fortunate.  On the counter of the ice cream shop there is a glass jar where you can leave the offering. Next to the jar there is a little poster that says, “We enroll in the ‘gelato sospeso’ campaign. Leave an ice cream paid for, for a child.” There are a great many ice cream shops in all the Italian regions that participate in this generous project.  From 2015 to 2017 more than 100,000 ice creams have been donated!

Se vai in Italia quest’estate e hai voglia di un gelato, fai attenzione a questi vasi trasparenti.  È un’opportunità di donare un gelato, ma anche un sorriso. Troverai le gelaterie aderenti al progetto al sito www.gelatosospeso.it  Ci vuole poco per rendere felice un bambino e scommetto che ti sentirai molto felice, anche tu.

If you are going to Italy this summer and you have the desire for an ice cream, look for these transparent jars.  It is an opportunity to donate an ice cream but also a smile. You will find the ice cream shops that are enrolled in the project at the site www.gelatosospeso.it.  It doesn’t take much to make a child happy and I will bet that you too will feel very happy!

Condividi quest’articolo con i tuoi amici così la prossima volta che andranno in Italia anche loro potranno regalare un gelato sospeso!

Share this article with friends so the next time they go to Italy they can donate un gelato sospeso!

*Le informazioni in quest’articolo sono state raccolte dal podcast “Al dente 138 (20 luglio 2018) e dal sito www.gelatosospeso.it


About the author:
Linda Caprio Cooper is an Italian-american with a great passion for her Italian heritage who has been studying Italian with Mirella for over 2 years. She enjoys writing short stories in Italian and exploring the Italian language and culture.

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Eating gluten-free in the country of pasta, pizza & pane

Mangiare senza glutine nel paese della pasta, della pizza e del pane

aggiornamento 28 maggio, 2023 / updated May 28, 2023

(English follows)

Mangiare senza glutine è un tema caldo proprio come una pizza appena sfornata! L’Italia, la patria delle 3 P, pasta, pizza, pane, è casa a sempre più celiaci. Nella primavera del 2015 ho scoperto di essere una di loro. Questa rivelazione ha riportato sollievo e soprattutto salute nella mia vita, ponendo finalmente fine a crampi, vertigini e febbri inspiegabili.

La celiachia è riconosciuta come una malattia sociale in Italia, infatti si stima che colpisca circa 400/600.000 italiani, ovvero una persona ogni 100/150 abitanti. Ogni anno vengono effettuate più di 9.000 nuove diagnosi di celiachia, con una prevalenza della malattia dello 0,41%.

Colpisce prevalentemente soggetti di etnia caucasica in cui il consumo di cereali contenenti glutine è più elevato che in altre popolazioni come quelle africane o asiatiche. È anche più frequente nelle donne, che ne sono colpite il doppio rispetto agli uomini.

I cittadini italiani a cui viene diagnosticata la malattia ricevono una tessera che garantisce loro sconti sugli alimenti senza glutine.

Il 23 maggio 2023, è stata approvata dalla Camera la Proposta di Legge 622 “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica”. La legge, inoltre, istituisce un Osservatorio su diabete e celiachia, composto da medici esperti delle due patologie e le associazioni pazienti, oltre che membri del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità. Ora la Legge passa al Senato.

Cos’è la celiachia?
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di sostanze azotate che si forma durante l’impasto con l’acqua, della farina di alcuni cereali, quali frumento, farro, kamut, orzo, segale, farro e triticale. Per combattere la celiachia l’unica terapia attualmente valida è la terapia dietetica. Il celiaco è quindi costretto ad eliminare per tutta la vita dalla propria tavola tutti quegli alimenti che contengono anche piccole quantità di glutine (pasta, dolci, pane, birra, biscotti, ecc.). Sebbene la celiachia sia genetica, la scelta e la qualità degli alimenti che mangiamo è ciò che alla fine ci danneggerà o ci guarirà. Non tutti sanno che la farina di forza, che contiene molto più glutine della farina normale, viene spesso utilizzata dai panettieri per fare il pane. Se hai problemi digestivi, è una buona idea fare il test per la celiachia, soprattutto se sei intollerante al lattosio, in quanto è uno dei primi segni di intolleranza al glutine o celiachia.

Come godersi l’Italia con la celiachia?

Ristoranti, bar e hotel
La maggior parte dei ristoranti offre pasta senza glutine, ma puoi trovare anche ristoranti senza glutine. Hotel e B&B non sempre sono attrezzati per celiaci, tuttavia se richiedi un menu speciale al momento della prenotazione del tuo soggiorno, ti accomoderanno. Alcuni bar offrono snack senza glutine. È sempre bene chiedere poiché un aumento della domanda offrirà più opzioni nel prossimo futuro.

Supermercati e minimarket
Tutti i supermercati hanno una corsia senza glutine con una vasta gamma di prodotti, compresi i prodotti vegani per chi è intollerante al lattosio o semplicemente vegano. Il mio supermercato preferito è l’Iper-Coop per la varietà, la freschezza e la convenienza. Se stai passeggiando lungo i ciottoli di, diciamo, Firenze, salta i panini e le pizze preconfezionati di 3 giorni venduti nei ristoranti popolari delle strade principali e gira l’angolo in un vicolo (una strada secondaria). È lì che troverai mini-market o negozi di alimentari, dove vendono prodotti alimentari locali freschi (e più economici). E non dimentichiamo i mercati all’apert0 di frutta e verdura aperti tutto l’anno.

Viaggiando
Molte città del centro e del sud sono sempre ricche di frutta di stagione, come arance, mandarini e limoni durante i mesi autunnali e invernali. A Roma troverai succose arance appese agli alberi alle fermate degli autobus. Nelle principali stazioni ferroviarie come la Stazione Termini di Roma troverai macedonie e insalate di verdure, spremute d’arancia fresche, frullati di frutta e e frutta secca. Nel sottosuolo della stazione c’è anche un supermercato. Nel ristorante al piano superiore sono stati gentili a cercare per me tortellini e gnocchi senza glutine. Ho mangiato anche verdure al forno, un’insalata mista e frutta. I treni, come la Frecciarossa, offrono anche spuntini senza glutine.

Attenzione…
Fai attenzione quando ordini cibo e assicurati che gli utensili non siano condivisi con cibi con glutine. Ad esempio, se stai ordinando una fetta di cecina, chiamata anche farinata, (clicca per la ricetta), potrebbero usare lo stesso coltello anche per tagliare la pizza. Se sei intollerante al glutine o al lattosio, dillo. Tuttavia, se sei celiaco, è meglio trovare un ristoratante senza glutine.

Consiglio di chiedere sempre gli ingredienti di zuppe, stufati, carni, e fritti.

Frasi da tenere a mente:

  • senza glutine per favore, sono celiaco/celiaca.
    (gluten-free please, I’m celiac)
  • senza glutine per favore, sono intollerante al glutine.
    (gluten-free please, I’m intolerant to gluten

Parole da conoscere sull’etichetta:

grano – wheat
germe di grano – wheat germ
segale – rye
orzo – barley
farina – flour
semolino – semolina
farro – spelt

E, naturalmente, non dimentichiamo che dal sud al nord l’Italia abbonda di frutta e verdura deliziosa e fresca.

Buon viaggio, senza glutine!
Mirella


English version:

Eating gluten-free is a hot topic just like a pizza right out of the oven!
Italy, the home of the 3 P’s, pasta, pizza, pane, is also home to more and more celiacs. In the spring of 2015 I learned that I was one of them. This revelation brought relief and especially health back into my life finally ending inexplicable cramps, dizziness and fevers.

Celiac disease is recognized as a social disease in Italy, in fact it is estimated to affect approximately 400/600,000 Italians, i.e. one person for every 100/150 inhabitants. More than 9,000 new diagnoses of celiac disease are made every year, with a prevalence of the disease of 0.41%.

It predominantly affects Caucasian ethnic subjects in which the consumption of cereals containing gluten is higher than in other populations such as African or Asian ones. It is also more frequent in women, who are affected twice as much as men.

Italian citizens who are diagnosed with the disease receive a card that grants them discounts on gluten-free foods.

On 23 May 2023, the Proposal for Law 622, “Provisions concerning the definition of a diagnostic program for the identification of type 1 diabetes and celiac disease in the pediatric population”, was approved by the Chamber. The law also establishes an Observatory on diabetes and celiac disease, made up of expert doctors of the two pathologies and patient associations, as well as members of the Ministry and the Istituto Superiore di Sanità. Now the law goes to the Senate.

What is celiac disease?
Celiac disease is a permanent intolerance to gluten, a complex of nitrogenous substances which forms during the mixing, with water, of the flour of some cereals, such as wheat, spelt, kamut, barley, rye, spelled and triticale. To combat celiac disease, the only currently valid therapy is dietary therapy. The celiac is therefore forced to eliminate for life from their table all those foods that contain even small quantities of gluten (pasta, sweets, bread, beer, biscuits, etc.). Although celiac disease is genetic, the choice and quality of the foods we eat is what will eventually harm or heal us. Not everyone knows that la farina di forza (strong flour) – which contains much more gluten than normal flour, is often used by i panettieri, the bakers, to make bread. If you have any digestive troubles, it’s a good idea to get tested for celiac disease, especially if you’re intolerant to lactose, as it is one of the first signs of gluten intolerance or celiac disease.

How to enjoy Italy with celiac disease?

Restaurants, bars and hotels
Most restaurants offer gluten-free pasta, but can also find gluten-free restaurants. Hotels and B&B’s are not always gluten-free equipped, however if you request a special menu when you book your stay, they will accommodate you. Some bars carry gluten-free snacks. It’s always good to ask as an increase in demand will deliver more options in the near future.

Supermarkets and mini-markets
All supermarkets have a gluten-free aisle with a wide range of products, including vegan products for those who are lactose intolerant or simply vegan. My favorite supermarket is l’Iper-Coop for the variety, freshness, and convenience. If you’re strolling along the cobblestones of, let’s say, Florence, skip the pre-made 3 days old sandwiches and pizzas sold in the tourist popular eateries on the major streets, and just turn the corner into a vicolo (a bystreet). That’s where you’ll find mini-markets or negozi di alimentari, where they sell fresh local (and cheaper) food items. And let’s not forget i mercati aperti di frutta e verdura open all year round.

Travelling
Many cities in the center and south are always full of seasonal fruit, such as oranges, tangerines and lemons during the autumn and winter months. In Rome you will find juicy oranges hanging from trees at bus stops. In major railway stations such as Rome’s Termini Station you will find fruit salads and vegetable salads, freshly squeezed orange juice, fruit smoothies and dried fruit. In the basement of the station there is also a supermarket. In the restaurant upstairs they were kind to find gluten-free tortellini and gnocchi for me. I also had baked vegetables, a mixed salad and fruit. Trains, like the Frecciarossa, also offer gluten-free snacks.

Attention…
Be careful when ordering food and make sure utensils are not shared with foods with gluten. For example, if you’re ordering a slice of cecina, also called farinata, (click for the recipe), they might also use the same knife to cut the pizza. If you are gluten or lactose intolerant, please say so. However, if you’re celiac, it’s best to find a gluten-free caterer.

I recommend always asking for ingredients in soups, stews, meats, and fried foods.

Phrases to keep in mind:

  • senza glutine per favore, sono celiaco/celiaca.
    (gluten-free please, I’m celiac)
  • senza glutine per favore, sono intollerante al glutine.
    (gluten-free please, I’m intolerant to gluten

Words to on labels know:

grano – wheat
germe di grano – wheat germ
segale – rye
orzo – barley
farina – flour
semolino – semolina
farro – spelt

And of course, let’s not forget that from South to North Italy abounds in delicious and fresh fruits and vegetables.

Buon viaggio, senza glutine!
Mirella



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