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Eating gluten-free in the country of pasta, pizza & pane

Mangiare senza glutine nel paese della pasta, della pizza e del pane

aggiornamento 28 maggio, 2023 / updated May 28, 2023

(English follows)

Mangiare senza glutine è un tema caldo proprio come una pizza appena sfornata! L’Italia, la patria delle 3 P, pasta, pizza, pane, è casa a sempre più celiaci. Nella primavera del 2015 ho scoperto di essere una di loro. Questa rivelazione ha riportato sollievo e soprattutto salute nella mia vita, ponendo finalmente fine a crampi, vertigini e febbri inspiegabili.

La celiachia è riconosciuta come una malattia sociale in Italia, infatti si stima che colpisca circa 400/600.000 italiani, ovvero una persona ogni 100/150 abitanti. Ogni anno vengono effettuate più di 9.000 nuove diagnosi di celiachia, con una prevalenza della malattia dello 0,41%.

Colpisce prevalentemente soggetti di etnia caucasica in cui il consumo di cereali contenenti glutine è più elevato che in altre popolazioni come quelle africane o asiatiche. È anche più frequente nelle donne, che ne sono colpite il doppio rispetto agli uomini.

I cittadini italiani a cui viene diagnosticata la malattia ricevono una tessera che garantisce loro sconti sugli alimenti senza glutine.

Il 23 maggio 2023, è stata approvata dalla Camera la Proposta di Legge 622 “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica”. La legge, inoltre, istituisce un Osservatorio su diabete e celiachia, composto da medici esperti delle due patologie e le associazioni pazienti, oltre che membri del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità. Ora la Legge passa al Senato.

Cos’è la celiachia?
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di sostanze azotate che si forma durante l’impasto con l’acqua, della farina di alcuni cereali, quali frumento, farro, kamut, orzo, segale, farro e triticale. Per combattere la celiachia l’unica terapia attualmente valida è la terapia dietetica. Il celiaco è quindi costretto ad eliminare per tutta la vita dalla propria tavola tutti quegli alimenti che contengono anche piccole quantità di glutine (pasta, dolci, pane, birra, biscotti, ecc.). Sebbene la celiachia sia genetica, la scelta e la qualità degli alimenti che mangiamo è ciò che alla fine ci danneggerà o ci guarirà. Non tutti sanno che la farina di forza, che contiene molto più glutine della farina normale, viene spesso utilizzata dai panettieri per fare il pane. Se hai problemi digestivi, è una buona idea fare il test per la celiachia, soprattutto se sei intollerante al lattosio, in quanto è uno dei primi segni di intolleranza al glutine o celiachia.

Come godersi l’Italia con la celiachia?

Ristoranti, bar e hotel
La maggior parte dei ristoranti offre pasta senza glutine, ma puoi trovare anche ristoranti senza glutine. Hotel e B&B non sempre sono attrezzati per celiaci, tuttavia se richiedi un menu speciale al momento della prenotazione del tuo soggiorno, ti accomoderanno. Alcuni bar offrono snack senza glutine. È sempre bene chiedere poiché un aumento della domanda offrirà più opzioni nel prossimo futuro.

Supermercati e minimarket
Tutti i supermercati hanno una corsia senza glutine con una vasta gamma di prodotti, compresi i prodotti vegani per chi è intollerante al lattosio o semplicemente vegano. Il mio supermercato preferito è l’Iper-Coop per la varietà, la freschezza e la convenienza. Se stai passeggiando lungo i ciottoli di, diciamo, Firenze, salta i panini e le pizze preconfezionati di 3 giorni venduti nei ristoranti popolari delle strade principali e gira l’angolo in un vicolo (una strada secondaria). È lì che troverai mini-market o negozi di alimentari, dove vendono prodotti alimentari locali freschi (e più economici). E non dimentichiamo i mercati all’apert0 di frutta e verdura aperti tutto l’anno.

Viaggiando
Molte città del centro e del sud sono sempre ricche di frutta di stagione, come arance, mandarini e limoni durante i mesi autunnali e invernali. A Roma troverai succose arance appese agli alberi alle fermate degli autobus. Nelle principali stazioni ferroviarie come la Stazione Termini di Roma troverai macedonie e insalate di verdure, spremute d’arancia fresche, frullati di frutta e e frutta secca. Nel sottosuolo della stazione c’è anche un supermercato. Nel ristorante al piano superiore sono stati gentili a cercare per me tortellini e gnocchi senza glutine. Ho mangiato anche verdure al forno, un’insalata mista e frutta. I treni, come la Frecciarossa, offrono anche spuntini senza glutine.

Attenzione…
Fai attenzione quando ordini cibo e assicurati che gli utensili non siano condivisi con cibi con glutine. Ad esempio, se stai ordinando una fetta di cecina, chiamata anche farinata, (clicca per la ricetta), potrebbero usare lo stesso coltello anche per tagliare la pizza. Se sei intollerante al glutine o al lattosio, dillo. Tuttavia, se sei celiaco, è meglio trovare un ristoratante senza glutine.

Consiglio di chiedere sempre gli ingredienti di zuppe, stufati, carni, e fritti.

Frasi da tenere a mente:

  • senza glutine per favore, sono celiaco/celiaca.
    (gluten-free please, I’m celiac)
  • senza glutine per favore, sono intollerante al glutine.
    (gluten-free please, I’m intolerant to gluten

Parole da conoscere sull’etichetta:

grano – wheat
germe di grano – wheat germ
segale – rye
orzo – barley
farina – flour
semolino – semolina
farro – spelt

E, naturalmente, non dimentichiamo che dal sud al nord l’Italia abbonda di frutta e verdura deliziosa e fresca.

Buon viaggio, senza glutine!
Mirella


English version:

Eating gluten-free is a hot topic just like a pizza right out of the oven!
Italy, the home of the 3 P’s, pasta, pizza, pane, is also home to more and more celiacs. In the spring of 2015 I learned that I was one of them. This revelation brought relief and especially health back into my life finally ending inexplicable cramps, dizziness and fevers.

Celiac disease is recognized as a social disease in Italy, in fact it is estimated to affect approximately 400/600,000 Italians, i.e. one person for every 100/150 inhabitants. More than 9,000 new diagnoses of celiac disease are made every year, with a prevalence of the disease of 0.41%.

It predominantly affects Caucasian ethnic subjects in which the consumption of cereals containing gluten is higher than in other populations such as African or Asian ones. It is also more frequent in women, who are affected twice as much as men.

Italian citizens who are diagnosed with the disease receive a card that grants them discounts on gluten-free foods.

On 23 May 2023, the Proposal for Law 622, “Provisions concerning the definition of a diagnostic program for the identification of type 1 diabetes and celiac disease in the pediatric population”, was approved by the Chamber. The law also establishes an Observatory on diabetes and celiac disease, made up of expert doctors of the two pathologies and patient associations, as well as members of the Ministry and the Istituto Superiore di Sanità. Now the law goes to the Senate.

What is celiac disease?
Celiac disease is a permanent intolerance to gluten, a complex of nitrogenous substances which forms during the mixing, with water, of the flour of some cereals, such as wheat, spelt, kamut, barley, rye, spelled and triticale. To combat celiac disease, the only currently valid therapy is dietary therapy. The celiac is therefore forced to eliminate for life from their table all those foods that contain even small quantities of gluten (pasta, sweets, bread, beer, biscuits, etc.). Although celiac disease is genetic, the choice and quality of the foods we eat is what will eventually harm or heal us. Not everyone knows that la farina di forza (strong flour) – which contains much more gluten than normal flour, is often used by i panettieri, the bakers, to make bread. If you have any digestive troubles, it’s a good idea to get tested for celiac disease, especially if you’re intolerant to lactose, as it is one of the first signs of gluten intolerance or celiac disease.

How to enjoy Italy with celiac disease?

Restaurants, bars and hotels
Most restaurants offer gluten-free pasta, but can also find gluten-free restaurants. Hotels and B&B’s are not always gluten-free equipped, however if you request a special menu when you book your stay, they will accommodate you. Some bars carry gluten-free snacks. It’s always good to ask as an increase in demand will deliver more options in the near future.

Supermarkets and mini-markets
All supermarkets have a gluten-free aisle with a wide range of products, including vegan products for those who are lactose intolerant or simply vegan. My favorite supermarket is l’Iper-Coop for the variety, freshness, and convenience. If you’re strolling along the cobblestones of, let’s say, Florence, skip the pre-made 3 days old sandwiches and pizzas sold in the tourist popular eateries on the major streets, and just turn the corner into a vicolo (a bystreet). That’s where you’ll find mini-markets or negozi di alimentari, where they sell fresh local (and cheaper) food items. And let’s not forget i mercati aperti di frutta e verdura open all year round.

Travelling
Many cities in the center and south are always full of seasonal fruit, such as oranges, tangerines and lemons during the autumn and winter months. In Rome you will find juicy oranges hanging from trees at bus stops. In major railway stations such as Rome’s Termini Station you will find fruit salads and vegetable salads, freshly squeezed orange juice, fruit smoothies and dried fruit. In the basement of the station there is also a supermarket. In the restaurant upstairs they were kind to find gluten-free tortellini and gnocchi for me. I also had baked vegetables, a mixed salad and fruit. Trains, like the Frecciarossa, also offer gluten-free snacks.

Attention…
Be careful when ordering food and make sure utensils are not shared with foods with gluten. For example, if you’re ordering a slice of cecina, also called farinata, (click for the recipe), they might also use the same knife to cut the pizza. If you are gluten or lactose intolerant, please say so. However, if you’re celiac, it’s best to find a gluten-free caterer.

I recommend always asking for ingredients in soups, stews, meats, and fried foods.

Phrases to keep in mind:

  • senza glutine per favore, sono celiaco/celiaca.
    (gluten-free please, I’m celiac)
  • senza glutine per favore, sono intollerante al glutine.
    (gluten-free please, I’m intolerant to gluten

Words to on labels know:

grano – wheat
germe di grano – wheat germ
segale – rye
orzo – barley
farina – flour
semolino – semolina
farro – spelt

And of course, let’s not forget that from South to North Italy abounds in delicious and fresh fruits and vegetables.

Buon viaggio, senza glutine!
Mirella



How to make irregular plurals in Italian

(English follows)

Irregular plurals

Allora, dopo 6 mesi di peregrinazioni e di sfuggire i freddi mesi invernali, sono appena tornata a quella che era la mia vita “normale”. Solo che ora l’irregolarità è diventata la mia nuova casa.

Gestire e risolvere l’imprevedibile, creare nuovi spazi, e adeguarsi ad una quotidianità non regolare è diventata una pazza abitudine sana. Credo di poter dire di essermi abituata a gestire uno stile di vita irregolare.

Alla fine eventualmente s’impara a familiarizzare con essa, proprio come quando hai a che fare con i plurali irregolari dei sostantivi italiani! Non devi fare altro che trovare uno spunto, riconoscere uno schema, ed il gioco è fatto.

Vedi da te, prova a trovare i plurali dei quattro sostantivi in questo video e poi clicca qui per avere il pdf: Impara ad usare i plurali irregolari.

La maggior parte dei sostantivi irregolari italiani hanno una derivazione dal latino o da antiche parole italiane. Come la vita stessa, le parole sono tutte da scoprire.

Felice scoperta!
Mirella

So after 6 months of wandering and escaping the cold winter months, I’ve just returned to what used to be my “regular” life. Only now irregularity has become my new home.
Managing and solving the unpredictable, creating new spaces, and adjusting to a daily non-routine has become a crazy healthy habit. I guess I can say that I’ve become accustomed to dealing with an irregular lifestyle.You eventually learn to familiarize with it, just like when you’re dealing with the irregular plurals of Italian nouns! All you have to do is hint, then sense the patterns, and “il gioco è fatto”, it’s all done. 

See for yourself, try finding the plurals of the four nouns in this video and then click here for the pdf: Learn the most common Italian irregular plurals.

Most Italian irregular nouns derive from Latin or from old Italian words. Like life itself, words are all about discovery.

Felice scoperta! Happy discovery!
Mirella

~~~

What are the origins of the words Papa & papà

Do you know what the origins of the words Papa and Papà are? Today we’re going to find out as we celebrate Father’s Day which is observed on San Giuseppe (St. Joseph), on March 19. This year I am especially happy to celebrate it here in Italy with my father.

The words Papa and papà look the same, but Papa means Pope and papà means dad.

If we take a closer look we’ll see that the Papa lives in Rome, while my papà lives among his grapevines in Molise.

However, the word Papa takes us back to the Latin word Papa, which in turn comes from the Greek word Papas meaning father, padre in Italian, or papà, used in a more familiar and endearing way.

When there’s an accent mark on the vowel “a”, it is stressed like in the word papà, also in:

città
attività
libertà
volontà
bontà
felicità

And this brings us to the conclusion that every papà is a Papa… 😉


Click here to view more videos!

 

Parole d’Amore — Words of Love

by Mirella Colalillo, February 12, 2015

 

(English Follows)

Qual è secondo te la parola più famosa della lingua italiana? L’abbiamo sentita cantata tante volte da Dean Martin in “That’s Amore“. Gli italiani la stra-usano ad ogni occasione: “queste scarpe sono un amore”, “quel ragazzo/a è un amore”, “questa canzone è un amore”,… e così via.

Un’inguaribile romantica come me la usa non solo per chiamare tutti i gatti del quartiere, ma anche i suoi amici. Non credo che sia necessario un limite all’uso, anzi, più esprimiamo sentimenti di amore, più stiamo meglio tutti.

L’amore si accompagna sempre ad altre parole e gesti che ne danno il vero significato. In questo video ho compilato una lista di quelle che considero le più importanti.

gioia – joy

fiducia – trust

rispetto – respect

onestà – honesty

stima – praise

sostegno – support

pazienza – patience

creatività – creativity

Questo video è un amore… Una e-card da condividere con tutte le persone che ami.

Per concludere in dolcezza, Febbraio è un mese romantico e anche ricco di peccaminosi dolci di Carnevale. Non ho resistito e ho creato questa golosità. Sapete come si chiama?

Con tanto amore,

Mirella


What
do you think is the most famous word of the Italian language? We’ve heard it sung so many times by Dean Martin in That’s Amore“. Italians over use it at every opportunity“queste scarpe sono un amore”, “quel ragazzo/a è un amore”, “questa canzone è un amore” (these shoes are a love“, the boy/girl is a love“, this song is a love,”) and so on.

A hopeless romantic like myself uses it not only to call all the cats in the neigborhood, but also her friends. I don’t think it’s necessary to limit it’s use, on the contrary, the more we express feelings of love, the more we are all better.

Love is always accompanied by other words and gestures that give it its true meaning. In this video, I’ve compiled a list of what I consider to be the most important ones.

gioia – joy

fiducia – trust

rispetto – respect

onestà – honesty

stima – praise

sostegno – support

pazienza – patience

creatività – creativity

This video is a love… questo video è un amore. An e-card to share with all the people you love.

To end on a sweet note, February is a month full of sinful Carnival sweets. I could not resist and I created this delicacy. Do you know what it’s called?

With lots of love,

Mirella

 


Join the ITALIANO ALLA MANO club for weekly study plans, learning materials and tips:

Il Quizino #2 – the Italian grammar video quiz | Adjectives

Il Quizino #2 - the Italian grammar video quiz | Adjectives

by Mirella Colalillo on February 6, 2015

Il fine settimana è qui, ma i miei piani di andare a trascorrere alcuni giorni lungo il mare a Santa Marinella, sono stati rimandati, ahimè, poiché l’Italia è invasa da un tempo bruttissimo, freddo, nevoso, piovoso…, per fortuna gli aggettivi sono sempre utili per sfogarsi.

Una buona alternativa finché si calmerà è di stare caldi e asciutti vicino al camino a leggere, disegnare o fare quiz. Il Quizino di oggi di grammatica italiana è proprio a tema, gli aggettivi. Guarda il video e vedi se riesci a trovare quanti aggettivi ci sono nella frase. Fammi sapere nei commenti!

Magari mentre cerchi gli aggettivi puoi goderti della Nutella! Se hai perso il giorno Internazionale della Nutella ieri, non ci sono problemi, con la mia ricetta la Nutella si può mangiare tutti i giorni! Segui questo link per scaricare la ricetta e stamparla.

Ti auguro un caldo e dolce fine settimana,

Mirella

 

The weekend is here, but my plans to go spend a few days along the seaside in Santa Marinella, have been postponed, alas, since Italy is invaded by bad, cold, snowy, rainy weather… luckily adjectives are always useful when you need to vent.

A good alternative until it calms down is to keep dry and warm by the fireplace reading, drawing or doing quizzes. Today’s Italian grammar Quizino is the subject of the day, adjectives. Watch the video and see if you can find out how many adjectives are in the sentence. Let me know in the comments!

Perhaps as you search for adjectives you can enjoy some Nutella! If you lost International Nutella Day yesterday, no problems, with my Nutella recipe you can eat it every day! Follow this link to download and print the recipe.

Wishing you a warm and sweet weekend,

Mirella


Il Quizino – the Italian grammar video quiz | Past Participle #1

by Mirella Colalillo on January 23, 2015
 
 
Ho buone notizie! Come ti avevo accennato poco tempo fa, mi diverte molto creare animazioni e ho quindi deciso di unire l’utile al dilettevole.
 
Allora ecco “Il Quizino” (la “z” ha un suono forte), una serie di animazioni di grammatica italiana che sicuramente non ti faranno sbadigliare mentre impari la lingua, ma al contrario, ti divertirai anche studiando cose complicate.
 
In questo primo video metterai alla prova le tue conoscenze verbali e precisamente il participio passato di tre verbi irregolari.
 
Dopo il quiz fai pratica creando delle frasi e non dimenticarti di condividerle nei commenti!
 
La prossima settimana arriverà il secondo video!
 
Buona visione e felice studio!
 
Mirella

I have good news! As I mentioned recently, I really enjoy creating animations, so I decided to combine business with pleasure.
 
Here’s “Il Quizino” (the z” has a strong sound), a series of animated quizzes of Italian grammar that definitely will not make you yawn while you learn the language, but on the contrary, you’ll have fun also studying complicated things.
 
In this first video you will test your verb skills and precisely the past participle of three irregular verbs.
 
After the quiz practice making sentences and don’t forget to share them in the comments.
 
Next week the second video!
 
Enjoy the video and happy studies!
 
Mirella
 

How I discovered then translated Fabrizio De Andrè

by Dennis Criteser on January 9, 2015

Ready for a confession from a music lover and an Italian? I know very little about Fabrizio De Andrè, one of the most legendary Italian singer/songwriters ! However, if you’re not Italian, you’re excused, and luckily today’s guest post will help fill in that gap. I’m a firm believer that music and languages go hand in hand, “vanno a braccetto”! Buona lettura, Mirella

 

 

deandre_fabrizioWhen my family decided to go to Italy in 2008, my daughter was several years into a deep enthrallment with Shakespeare’s Romeo and Juliet, and especially with the 1968 Franco Zeffirelli film version. Indeed, our trip to Italy was a pellegrinaggio – a pilgrimage. We arrived in Venice and headed for a weeklong stay in Verona. For many travelers to Italy, La Casa Giulietta and La Tomba di Giulietta may be somewhat cheesy tourist destinations, but for my daughter they were churches, power spots suffused with magic and deserving of multiple extended visits so she could be surrounded and entranced by the charge from that story of so long ago.

 

In preparation for our voyage, my daughter and I spent six months building basic Italian skills with Rosetta Stone. We were able to say simple things, and could sometimes even understand the replies! Following our glorious trip (which also included visits to Mantua, whereto Romeo had been banishéd, and to Toscania where Zeffirelli had filmed the wedding and death scenes), it was time for my daughter to choose a language for study in school. It could be nothing other than Italian. But her school didn’t offer Italian, so we arranged for independent study, and I tagged along for the ride.

 

Enter Mirella Colalillo. We found Mirella online, then teaching out of Toronto, and proceeded with weekly Skype lessons for two years.

 

I spent many of my younger years in serious pursuit of music and ended up as program director for a music school in San Francisco. With fatherhood, though, most of my music playing had been set aside. Given my background, Mirella of course sent me some links of Italian musicians to check out. I clicked on the first link and was taken to a song called “L’unica cosa” by Marta sui Tubi. On first listen I thought it was not quite to my tastes, though it had a fun sense of humor. I was going to return to her email and click on the next link when something drew me back for a second listen. Like a revelation, that two minutes and thirty seconds made me feel excited about music in a way I hadn’t felt for decades. I immediately began exploring their other music on YouTube and became, without a doubt, their biggest fan outside of Italy, and for all I know their biggest fan in the world! 

 

Marta sui Tubi single-handedly rekindled my engagement with music. As I continued to study Italian alongside my daughter, I began to explore the world of Italian cantautori. One of the artists I listened to was Fabrizio De Andrè, who is sometimes called the Bob Dylan of Italy. He didn’t immediately grab me as did other great songwriters like Lucio Dalla and Giorgio Gaber, but as I listened more, and in particular as I paid attention to his lyrics, I became ever more impressed with the body of work he created over almost forty years of writing.

 

With my reawakening to music, I picked up my guitar again, inspired to learn some of the new songs I was listening to, just as I’d done in my younger years. My skills as a singer and guitarist lined up best with the songs of De Andrè, so I was drawn deeper into his musical world. And because Fabrizio De Andrè wrote not only about love but also about politics, social affairs, history and literature, I also learned about many aspects of Italian culture.

 

I now have a trio that occasionally performs De Andrè songs at the Museo Italo-Americano in San Francisco. And I was inspired to translate all of De Andrè’s songs into English in a way that would do them justice. I’ve just published these translations online – along with background information on each song and album – at deandretranslated.blogspot.com. It’s my hope that the site will be a resource for one of the world’s great singer/songwriters to become appreciated more fully outside of Italy.

 

Grazie mille, Mirella – my musical rinascimento began with you!

 

 

dennis Dennis Criteser is Program Director of Blue Bear School of Music in San Francisco and has been studying Italian  since 2008. An erstwhile singer/songwriter with eight albums to his credit, he is now happily exploring Italian pop music and has just completed translating the songs of Fabrizio De Andrè.

 

 

Do you have any favourite De Andrè songs? If you do, don’t forget to share them in the comments below! And if you don’t check out Dennis’s blog!


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