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Italian tongue twisters based on sentence symmetry | Scioglilingua basati su una simmetria della frase

Tongue twisters based on sentence symmetry

(English follows)

Dopo la prima lista di scioglilingua basati sui numeri, la categoria di oggi include 7 divertenti scioglilingua basati sulla simmetria della frase.

Cerca di ripetere ogni scioglilingua almeno 4 volte. Buon divertimento!

After the first list of number-based tongue twisters, today’s category includes 7 fun tongue twisters based on sentence symmetry. Try to repeat each tongue twister at least 4 times. Have fun!

1. Tre tigri contro tre tigri.

2. Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.

3. Figlia, sfoglia la foglia sfoglia la foglia, figlia.

4. Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al Papa.

5. Al solstizio il Sol sta, sol stando; sol stando il Sol sta al solstizio!

6. Scopo la casa, la scopa si sciupa; ma, se non scopo sciupando la scopa, la mia casetta con cosa la scopo?

7. Porte aperte per chi porta; chi non porta parta, pur che non importa aprir la porta.


10 Italian old songs to practice Italian

“Canta che ti passa” is an Italian saying that encourages you to “Sing to take your mind off it”.

Ecco 10 canzoni per praticare l’italiano

(English follows)

Spero che tu abbia iniziato il 2021 in buona salute.

Sto trascorrendo del tempo al mare, il mio posto preferito per ritrovare pace e armonia. Ogni giorno incontro degli aironi, immobili come delle statue di Donatello, che mi rammentano l’importanza allo stesso tempo della lentezza e della destrezza, cioè saper aspettare per poi cogliere al volo le opportunità che ci si presentano.

Mentre aspetto, mi preparo e cerco di vivere al meglio il presente facendo le attività che mi portano gioia: canto, ballo, scrivo e disegno. Quali sono le cose che ti rendono felice?

Cantiamo e balliamo insieme? Ho compilato una breve lista di alcune delle tante vecchie canzoni italiane che mi fanno venire voglia di sorridere e cantare (e ballare!). A proposito, sai che cantare è un ottimo modo per perfezionare la lingua?

I hope you have started 2021 in good health.
I’m spending time by the sea, my favorite place to find peace and harmony.
Every day I meet herons, motionless like a Donatello statue, who remind me of the importance of slowness and dexterity at the same time, that is, knowing how to wait and then seize the opportunities that present themselves.

While I wait, I prepare myself and try to better live the present by doing the activities that bring me joy: singing, dancing, writing and drawing. What are the things that make you happy?

Shall we sing and dance together? I’ve compiled a short list of some of the many old Italian songs that make me want to smile and sing (and dance!). By the way, did you know that singing is a great way to perfect languages?

Image may contain: text that says 'ROMA già TALMONE Caffe Pasticceria TORINO zucchero bustina non vendibile singolarmente'
Un mio disegno di una bustina di zucchero ritrovata in valigia . / A drawing of mine of a sachet of sugar found in my suitcase.

Ecco un po’ di musica per sollevarci il morale! Alla fine troverai un documentario sulla storia della Taranta, una danza folcloristica dell’Italia meridionale.

Here’s some music to cheer us up! You’ll find a documentary at the end about the history of la Taranta, a southern folk lore Italian dance.

Mina – Tintarella di luna

Franco Battiato – Cuccurucucù

Edoardo Bennato – Il gatto e la volpe

Antonella Ruggero – Vacanze Romane

Paolo Conte – Via con me

Nada – Amore disperato

https://youtu.be/vk69MwiRhLE

Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu

Rita Pavone – Viva la pappa col pomodoro

Alghero – Giuni Russo

Renato Carosone – Tu vuò fà l’americano

Taranta – Canzoniere Grecanico Salentino (ft L. Einaudi)


DOCUMENTARIO –
La taranta, di Gianfranco Mingozzi


Altri articoli da leggere / more articles to read:


Un viaggio virtuale in Valle d’Aosta

A virtual trip in Valle d’Aosta

In Italia il mese di marzo è il tempo delle gite scolastiche, una pausa dagli studi in cui gli studenti italiani hanno la fortuna di esplorare la storia e la bellezza che li circonda. Sono grata ai miei genitori che mi hanno sempre permesso di parteciparvi. Una delle destinazioni più memorabili fu la Valle d’Aosta quando avevo 15 anni.

Ricordo l’emozione e l’incanto nel vedere i suoi paesaggi mozzafiato costellati da castelli meravigliosi. Con i compagni di scuola si faceva a gara a chi ne contava di più.

La Valle d’Aosta a differenza di molte altre regioni italiane gode di un turismo soprattutto italiano nel periodo sciistico.
Fammi sapere nei commenti se ci sei stata/o o se ti piacerebbe andarci!
Buon Viaggio!

In Italy, March is the time for school trips, a break from studies in which Italian students are lucky enough to explore the history and beauty that surrounds them. I am grateful to my parents who have always allowed me to participate. One of the most memorable destinations was the Aosta Valley when I was 15.
I remember the emotion and the enchantment of seeing its breathtaking landscapes dotted with wonderful castles. With my schoolmates, we’d competed to see who counted the most castles. Valle d’Aosta, unlike many other regions, enjoys mainly Italian tourism during the skiing period.
Let me know in the comments if you’ve been there or if you’d like to go! Buon Viaggio!

Valle d’Aosta | Montagne e castelli

Aosta Valley: Mountains And Castles

Un video aereo con drone della regione Valle d’Aosta, nel Nord Italia. Caratterizzato dal Castello di Graines in Val d’Ayas, situato nei pressi dell’omonimo paese nei pressi di Brusson.
Segue il Santuario della Madonna della Neve di Machaby, che si trova a 696 metri di altezza, nella valle di Machaby e poco distante dal centro di Arnad, in una splendida posizione tra le boschi di castagno.
Il prossimo è il Castello superiore di Arnad. Situato in una posizione dominante il villaggio, sul lato della valle di Machaby, il castello è attualmente in rovina.
Il prossimo punto di interesse è il famoso Castello di Bard, noto anche per la Fortezza dell’Hydra in Marvel’s Avengers, situato nella storica via che controlla il passo tra Italia e Francia in Valle d’Aosta (nord-ovest dell’Italia).
Infine, il Castello di Verres, fortificata nel XIV secolo nel sud della Valle d’Aosta. È stato definito uno degli edifici più imponenti del Medioevo della zona. Costruito come fortezza militare da Yblet de Challant nel XIV secolo, fu uno dei primi esempi di castello costruito come un’unica struttura piuttosto che come una serie di edifici racchiusi in una cinta muraria.

A cinematic aerial drone video of the Valle d’Aosta (Aosta Valley) region, in Northern Italy. Featuring the Castle of Graines in Val d’Ayas, located near the village with the same name near Brusson.The video is followed by the Shrine of the Madonna della Neve of Machaby (Madonna of the snow), which is located at a height of 696 metres, in the Machaby valley and not far from the centre of Arnad, in a splendid position among the chestnut forests.
Next is the Castello superiore di Arnad (Arnad’s superior castle). Situated in a position dominating the village, on the side of the Machaby valley, the castle is at present in ruins. 
The next point of interest shown is the famous Castello di Bard (Bard’s castle), also known for the Hydra Fortress in Marvel’s Avengers. It is situated in the historic route that controls the pass between Italy and France in the Aosta Valley (northwest of Italy).
Lastly, the Verres Castle (Castello di Verrès) is a fortified 14th-century fortress in the lower Aosta Valley. It has been called one of the most impressive buildings from the Middle Ages in the area. Built as a military fortress by Yblet de Challant in the fourteenth century, it was one of the first examples of a castle constructed as a single structure rather than as a series of buildings enclosed in a circuit wall.

La geografia della Valle d’Aosta in due minuti

The geography of Valle d’Aosta in two minutes

La geografia della Valle d’Aosta attraverso un utile tutorial nel quale lo studente sarà partecipe della costruzione modulare della regione con i suoi elementi.

The geography of the Aosta Valley through a useful tutorial in which the student participates in the modular construction of the region with its elements.

Valle d’Aosta, terra di castelli – versione completa

Valle d’Aosta, land of castles – full version

Panoramica completa dei castelli visitabili in Valle d’Aosta, corredata da interessanti spiegazioni storiche.

Complete overview of the castles that can be visited in Valle d’Aosta, accompanied by interesting historical explanations.

Valle d’Aosta, la strada è scavata tra muri di neve record

Valle d’Aosta, the road is carved between walls of record snow

Una massiccia nevicata nel dicembre del 2018 con muri di neve alti fino a 10 metri sulla strada che collega Italia e Francia attraverso il passo del Piccolo San Bernardo.
La Thuile, Porta Littoria durante il fascismo dal 1939 al 1946, è un comune italiano situato nel vallone di La Thuile, valle laterale della Valle d’Aosta. È il comune più occidentale della regione Valle d’Aosta ed è una rinomata stazione turistica invernale.

A massive snowfall in December 2018 with snow walls up to 10 meters high on the road connecting Italy and France via the Piccolo San Bernardo pass. La Thuile, Porta Littoria during fascism from 1939 to 1946, is an Italian town located in the La Thuile valley, a side valley of the Aosta Valley. It is the westernmost town in the Aosta Valley region and is a renowned winter tourist resort.

The castles, history and geography of Valle d'Aosta in Italy.
Castello di Bard, Valle d’Aosta

Scioglilingua basati sui numeri

Tongue twisters based on numbers

(English follows)

9 divertenti scioglilingua per allenare la lingua e la pronuncia italiana.

Infatti, gli scioglilingua, detti anche scioglilingue, sono delle frasi che mettono in difficoltà intenzionalmente la nostra capacità di pronunciarle. Con la pratica migliorano la dizione e le abilità oratorie.

Il bello degli scioglilingua è sfidare sè stessi a pronunciarli il più velocemente possibile senza fare errori… ma il divertimento sta proprio quando si inciampa e ci si aggroviglia tra le parole.

Questa prima lista comprende gli scioglilingua basati sui numeri, ma ne seguiranno altre categorie nelle prossime settimane per occupare la lingua e  non solo mangiare. 🙂

Dai, prova anche tu da solo o insieme ai tuoi amici via zoom…

9 fun tongue twisters to train the Italian language and pronunciation.

In fact, tongue twisters, are phrases that intentionally challenge our ability to pronounce them. With practice they improve diction and speaking skills.

The beauty of tongue twisters is to challenge yourself to pronounce them as quickly as possible without making mistakes … but the fun is when you stumble and get tangled in words.

This first list includes number-based tongue twisters, but other categories will follow in the coming weeks to occupy the tongue and not just eat. 🙂

Come on, try it yourself or with your friends via zoom …

1. Due tazze strette in due strette tazze

2. Tre stecchi secchi in tre strette tasche stanno.

3. Tre fiaschi stretti stan dentro tre stretti fiaschi, ed ogni fiasco stretto sta dentro lo stretto fiasco.

4. Tré tozzi di pan secco in tré strette tasche stanno in tré strette tasche stan tré tozzi di pan secco

5. Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

6. Sette zucche secche e storte stanno strette dentro al sacco

7. Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

8. Nove navi nuove navigavano.

9. Nell’anfratto della grotta trentatré gretti gatti si grattano

Clicca sui seguenti link per esercitarti con alcuni degli scioglilingua italiani più famosi / Click on the following links to practice some of the most popular Italian tongue twisters:


Un viaggio virtuale in Abruzzo

A virtual trip in Abruzzo

Inizio la mia serie mensile di viaggi virtuali attraverso le regioni italiane con l’Abruzzo, una regione che conosco molto bene condividendo il territorio e quindi le tradizioni e la propria storia con il Molise, la terra dove affondono le mie radici.

Infatti fino al 1963 l’Abruzzo e il Molise erano unite secondo la Costituzione italiana per poi avere i territori separati in due distinte regioni.

Dell’Abruzzo mi piace la natura incontaminata e i simpaticissimi cervi!

E’ una regione che protegge la propria natura e la propria cultura pur restando competitiva con le altre regioni a livello economico.

Il volpino nella foto sembra contento e indaffarato nelle sue avventure sugli Appennini abruzzesi.

Iniziamo questo bel giro tra gli appennini, il mare, i parchi, le grotte,….

Buon viaggio!

(Se hai visitato l’Abruzzo condividi il tuo viaggio nei commenti con storie e foto!)

I’m starting my monthly series of virtual trips through the Italian regions with Abruzzo, a region that I know very well as it shares its territory and therefore traditions and history with Molise, the land where my roots lie.
In fact, until 1963 Abruzzo and Molise were united according to the Italian Constitution and then their territories were separated into two distinct regions.
I like the unspoiled nature of Abruzzo and the simpaticissimi deer!
It’s a region that protects its nature and culture while remaining competitive with other regions on an economic level. The volpino/little fox in the photo seems happy and busy in his adventures on the Abruzzo Apennines.
Let’s start this beautiful tour among the Apennines, the sea, the parks, the caves, …. Buon Viaggio!

(If you have visited Abruzzo, share your trip in the comments with stories and photos!)

Paesaggi d’Abruzzo – Un viaggio alla scoperta dell’Abruzzo.

Un viaggio alla scoperta dell’Abruzzo attraverso l’occhio di fotografi e fotoamatori.

A journey to discover Abruzzo through the eyes of photographers and photoamateurs.

120°anniversario della “Transiberiana d’Italia”

In occasione dei 120 anni della ferrovia Sulmona-Carpinone, Fondazione FS ha organizzato una spettacolare manifestazione della durata di tre giorni, che ha visto impegnato diverso materiale storico lungo le impegnative rampe della linea. Ben tre convogli si sono avvicendati durante l’evento, che ha permesso di conoscere una linea ferroviaria di montagna del centro Italia con ambienti di rara bellezza paesaggistica.

On the occasion of the 120th anniversary of the Sulmona-Carpinone railway, Fondazione FS organized a spectacular event lasting three days, which involved various historical material along the demanding ramps of the line. Three convoys took turns during the event, which was made possible to get to know a mountain railway line in central Italy with landscapes of rare scenic beauty.

Grotta Grande dei Cervi e Ovito di Pietrasecca – Abruzzo

Esplorata nel marzo del 1984 dal GS CAI Roma, in seguito all’ individuazione, da parte di P. Giaffei, di una nicchia nella roccia in gran parte occupata da una frana. Un lungo lavoro di scavo ha consentito, dopo alcuni giorni, di aprire il cunicolo d’ingresso. […] Nelle settimane successive è stata completata l’esplorazione”. Così recita il libro “Grotte del Lazio“.

“Explored in March 1984 by GS CAI Rome, following the identification, by P. Giaffei, of a niche in the rock largely occupied by a landslide. A long excavation work allowed, after a few days, to open the entrance tunnel. […] In the following weeks the exploration was completed ”. So says the book, “Caves of Lazio”.

Viaggio nei luoghi dannunziani IN ABRUZZO

Uno straordinario percorso tra i luoghi dannunziani. Rappresentazioni visive e parole viaggiano assieme per accompagnarci tra i tanti volti di un Abruzzo che, anche grazie ai segni letterari lasciati dal poeta Gabriele d’Annunzio, continua a stupire e incantare.

An extraordinary journey through D’Annunzio’s sites. Visual representations and words travel together to accompany us among the many faces of the Abruzzo region which, also thanks to the literary marks left by the poet Gabriele d’Annunzio, continues to amaze and enchant.

Abruzzo e Molise

Un documentario alla scoperta dell’Abruzzo e del Molise.

A documentary to discover Abruzzo and Molise.

Abruzzo: 5 luoghi imperdibili

Dagli antichi Trabocchi alle leggende del Castello delle Fiabe di Roccascalegna, passando per Laghi a forma di Cuore, Borghi medioevali incantati e sorgenti purissime.

From the ancient Trabocchi to the legends of the Fairytale Castle of Roccascalegna, passing through Heart-shaped lakes, enchanted medieval villages and pure springs.


Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

Week of Italian Cuisine in the World

(English follows)

Spero che tu abbia avuto del tempo per imparare le parole del vino della  settimana scorsa.

Oggi rimaniamo in cucina e ti presento 20 ricette originarie delle 20 regioni italiane. Infatti non a caso domani 23 novembre fino al 29 novembre si terrà
la V Settimana della Cucina Italiana nel mondo 2020.

Ci saranno molti eventi digitali educativi e culturali sull’argomento.

Ho scelto delle ricette meno conosciute perché scoprire sapori nuovi mette di buon umore.

Personalmente, oltre ai dolci, ho un debole per i primi e per le zuppe di stagione. Ovviamente amo le pizze, a casa mia si mangiava spesso la pizza scarola.

L’edizione 2020 coglie la ricorrenza del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, padre della cucina domestica italiana, un’occasione per riflettere sul rapporto essenziale che lega patrimonio gastronomico italiano e suoi territori d’origine. Nel suo manuale, “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, viene valorizzata la varietà delle tradizioni culinarie dei territori italiani, oltre alla salubrità e sostenibilità dell’intera filiera (basandosi tradizionalmente sull’uso di prodotti locali e stagionali). Esemplari principi e valori della Dieta mediterranea.

Le Castagnole – un dolce dell’Emilia Romagna


Iniziamo con il nostro viaggio virtuale. Buon appetito!

Piemonte: Grissini

Valle d’Aosta: Zuppa di verza valdostana

Lombardia: Pan dei morti

Trentino Alto Adige: Canedeli di prugne

Veneto: Radicchio rosso fritto

Friuli Venezia Giulia: Gnocchi alla friulana

Liguria: Testaroli

Emilia Romagna: Castagnole

Toscana: Castagnaccio

Umbria: Pasta con gli asparagi

Marche: Il ciavarro

Lazio: Pasta e fagioli

Abruzzo: I sassi d’Abruzzo: le mandorle “atterrate”

Molise: Torrone ai fichi secchi

Campania: Pizza scarola napoletana

Puglia: Pancotto con verdure

Basilicata: Zuppa di cavoli, ceci e cicoria

Calabria: Peperoni ammollicati

Sicilia: La pasta alla Norma

Sardegna: Favata

Trova una ricetta italiana:
https://www.accademiaitalianadellacucina.it/it/ricette


English version

I hope you had some time to learn last week’s words about wine.

Today we’re staying in the kitchen as I present to you 20 recipes that originate from the 20 Italian regions.

In fact, it’s no coincidence that from tomorrow November 23rd until November 29th will be held the V Week of Italian Cuisine in the World 2020.

There will be many educational and cultural digital events on the topic. I’ve chosen lesser known recipes because discovering new flavors puts you in a good mood!

Personally, in addition to desserts, I have a weakness for first courses and seasonal soups. Obviously I love pizzas, in my house we often ate the Neapolitan escarole pizza.

The 2020 edition captures the bicentenary of the birth of Pellegrino Artusi, father of Italian home cooking, an opportunity to reflect on the essential relationship that binds Italian gastronomic heritage and its territories of origin. In his manual, “Science in the kitchen and the art of eating well”, the variety of culinary traditions of the Italian territories is enhanced, as well as the healthiness and sustainability of the entire supply chain (traditionally based on the use of local and seasonal products) . Exemplary principles and values of the Mediterranean Diet. Let’s start with our virtual journey. Enjoy your meal!


The language of wine between art and taste

Il linguaggio del vino tra arte e gusto

(English translation below)

Ascolta la versione audio (7 minuti) / Listen to the audio version (7 minutes):

Dicono che bere vino rosso ogni tanto faccia bene alla salute. Ammetto che quest’anno ne ho bevuto più del solito, senza esagerare ovviamente.

Avevo in programma di festeggiare il compleanno di mio padre insieme a lui a settembre stappando una bottiglia di Tintilia del Molise, il nostro vino preferito, ma purtroppo la vita ha deciso diversamente e non ne avremo più l’occasione.

Nell’antichità il vino, “Nettare Divino”, rappresentava l’allegoria di benessere, prosperità e abbondanza. Speriamo sia vero!

Bacco, chiamato Dioniso nell’antichità greca, è il dio del vino, delle feste e della perdizione. Dato il suo carattere energico e chiassoso, veniva chiamato Bacco, che in greco significa “clamore – baccano”, nome adottato dalla cultura romana proprio per identificare Dioniso. Molti artisti lo hanno reso protagonista delle loro opere. Vediamone alcune.

Ecco un pdf con le parole del vino / Here’s a pdf with a list of wine words :

Bacco e il Vesuvio – L’affresco raffigura Bacco con il corpo ricoperto da acini e un alto monte isolato, con le pendici ricoperte da filari di viti. Potrebbe essere il Vesuvio prima dell’eruzione del 79 d.C., e dunque con una sola cima, oppure il monte Nisa dove, secondo la leggenda, Dioniso sarebbe stato allevato.

Affresco Bacco e il Vesuvio – Pompei

Il Bacco di Michelangelo – E’ rappresentato in una veste giovanile con in mano una coppa, mentre sta barcollando a causa dell’ubriachezza. Il forte realismo della statua rende il movimento di Bacco ubriaco fluido e verosimile. Un piccolo satiro si trova dietro Bacco, il quale approfitta per mangiare dell’uva di nascosto nell’attimo di debolezza del dio. Includerlo all’interno della composizione serve ad indurre lo spettatore a girare attorno alla statua, apprezzandone ogni singolo dettaglio.

Michelangelo Buonarroti – Il Bacco, 1496–1497

Il Bacco adolescente di Caravaggio: “Nel dipingere il Bacco, Caravaggio avrebbe potuto, e per alcuni dovuto, affrontare il soggetto mitologico secondo la buona tradizione rinascimentale. Il giovane appare ben lontano dall’essere una classica figura idealizzata. Il vero soggetto del dipinto sarebbe, insomma, la semplice rappresentazione di uno scherzoso travestimento. Caravaggio, prendendosi gioco della gloriosa tradizione classica e rinascimentale, facendosi beffa del pubblico, avrebbe ritratto un suo amico un po’ stordito dai fumi dell’alcol, chiedendogli di tenere in mano un bicchiere di vino e posando davanti a lui della frutta di qualche giorno.” – ArteSvelata.it

Michelangelo Merisi da Caravaggio  – Bacco adolescente, 1597

Ascolta il podcast di Arte Svelata sul Bacco di Caravaggio/ Listen to the podcast by Arte Svelata about il Bacco by Caravaggio:

Il Bacco di Arianna: alcuni dipingono utilizzando colori, tempere, acrilico, acquerello, matite e altri come Arianna Greco invece scelgono il nettare degli dei per creare quella che è stata battezzata arte enoica, capace di dare vita a profumatissimi capolavori enocromatici.
Come nasce questa passione di Arianna?
“Dipingere con il vino è una tecnica particolarissima e di non facile realizzazione in quanto necessita di abilità tecnica e di conoscenze in campo chimico. Sono opere d’arte che hanno i profumi e i colori dei vitigni che nascono nella nostra Italia e in particolar modo nella mia Puglia anche se spesso e volentieri utilizzo anche vini piemontesi come il Barolo, di cui amo tutto. Il vino posto su tela tende ad evolvere a suo modo, si ossida come farebbe in Barrique o in bottiglia e ciò grazie a reazioni tra antociani e tannini con conseguenti viraggi di colore. All’occhio osserviamo una maturazione, da color rosso porpora, color viola, rosso rubino verso sfumature tendenti al granato, al mattonato, sfumature decisamente più calde e più affascinanti. Proprio grazie a questo particolarissimo aspetto evolutivo che, normalmente non si verifica in altre forme d’arte, le mie opere sono state paragonate al quadro di Dorian Grey con la differenza che mentre questo invecchiando peggiora, i miei dipinti, invecchiando, assumono maggior fascino.”

Arianna Greco – Il Bacco di Arianna, 2013

…Dopo tanto chiacchierare di vino è ora di stappare una bottiglia. Come sai, la degustazione del vino consiste in un esame olfattivo e in un esame visivo. Ecco come vengono descritti 4 vini italiani:

Tintilia del Molise DOC: colore rosso rubino, intenso, con riflessi violacei. Il profilo olfattivo del vino è vinoso, intenso, piacevole, caratteristico e al palato risulta secco, armonico, morbido. Si abbina bene con un buon piatto di penne al sugo.

Montepulciano d’Abruzzo: Al secondo posto tra i vini DOCG più venduti.
Colore Rosso rubino intenso. Profumo fruttato di mora lievemente aspra, di frutti rossi maturi, tra cui il ribes rosso selvatico, e spezie. Caratteristica principale è l’aroma di liquerizia, (si dice”liqueriziaceo”), e amarascato. A volte il fondo è ammandorlato e dai sentori speziati. Gusto Mediamente tannico, di buon corpo, ottima struttura.

Chianti Classico DOCG: ha colore rubino brillante, tendente al granato e odore profondamente vinoso. Il gusto è asciutto, sapido tendente con il tempo al morbido vellutato.

Il Nero d’Avola si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell’invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, nelle migliori zone presenta note speziate e balsamiche.


They say that drinking red wine every now and then is good for your health. I admit that this year I drank more than usual, obviously without exaggerating.

I had planned to celebrate my father’s birthday with him in September by uncorking a bottle of Tintilia del Molise, our favorite wine, but unfortunately life has decided otherwise and we won’t have the opportunity anymore.

In ancient times, wine, “Divine Nectar”, represented the allegory of well-being, prosperity and abundance. Let’s hope it’s true!

Bacchus, called Dionysus in Greek antiquity, is the god of wine, festivals and perdition. Given his energetic and noisy character, he was called Bacchus, which in Greek means “clamor / baccano”, a name adopted by Roman culture precisely to identify Dionysus. Many artists have made him the protagonist of their works. Let’s see some of them.

Bacchus and Vesuvius – The fresco depicts Bacchus with his body covered with berries and a high isolated mountain, with the slopes covered with rows of vines. It could be Vesuvius before the eruption of 79 AD, and therefore with only one peak, or Mount Nisa where, according to legend, Dionysus would have been raised.
Michelangelo’s Bacchus – He is represented in a youthful robe holding a cup, while he is staggering due to drunkenness. The strong realism of the statue makes the movement of a drunk Bacchus fluid and convincing. A small satyr is behind Bacchus, taking the opportunity to secretly eat grapes in the moment of weakness of the god. Including it within the composition serves to induce the viewer to walk around the statue, appreciating every single detail.

The adolescent Bacchus by Caravaggio: “In painting Bacchus, Caravaggio could have, and some should have, faced the mythological subject according to the good Renaissance tradition. The young man appears far from being a classic idealized figure. The true subject of the painting would be , in short, the simple representation of a joke in disguise. Caravaggio, making fun of the glorious classical and Renaissance tradition, teasing the public, would have portrayed a friend of his a little stunned by the fumes of alcohol, asking him to hold a glass of wine and placing a few days’ fruit in front of him. ” – ArteSvelata.it

The Bacchus of Arianna: some paint using colors, tempera, acrylic, watercolor, pencils and others, like Arianna Greco instead, choose the nectar of the gods to create what has been baptized wine art, capable of giving life to fragrant enochromatic masterpieces.
How was this passion of Arianna born?
“Painting with wine is a very particular technique and not easy to achieve as it requires technical skill and knowledge in the chemical field. They are works of art that have the scents and colors of the vines that are born in our Italy and especially in my region Puglia even if I often and willingly use Piedmontese wines such as Barolo, of which I love everything. The wine placed on canvas tends to evolve in its own way, oxidizes as it would in Barrique or in bottle and this thanks to reactions between anthocyanins and tannins with consequent color changes. To the eye we observe a ripening, from purple red, violet, ruby ​​red towards shades tending to garnet, to brick, decidedly warmer and more fascinating nuances. Thanks to this very particular evolutionary aspect, that normally does not occur in other art forms, my works have been compared to the Dorian Gray painting with the difference that as he gets worse as he ages, my paintings take on more charm.”

…After a lot of chatting about wine, it’s time to uncork a bottle. As you know, wine tasting consists of an olfactory examination and a visual examination. Here is how 4 Italian wines are described:

Tintilia del Molise DOC: an intense ruby red color and violet reflections. The olfactory profile of the wine is vinous, intense, pleasant, characteristic and on the palate it is dry, harmonious, soft. It goes well with a good dish of penne with sauce.

Montepulciano d’Abruzzo: second place among the best-selling DOCG wines. Intense ruby red color. Fruity aroma with slightly sour blackberry, ripe red fruits, including wild red currant, and spices. The main feature is the aroma of licorice (called “liqueriziaceo”), and amarascato. Sometimes the base is almondy and with spicy scents. Taste is medium tannic, full-bodied, excellent structure.

Chianti Classico DOCG: it has a brilliant ruby color tending towards garnet and a deeply vinous aroma. The taste is dry, savory, tending to velvety soft over time.

Nero d’Avola appears to the sight of a pleasant ruby red, more or less intense depending on the type of vineyard, its position and aging, to the taste it offers hints of berries, cherry, plum, in the best areas it presents spicy and balsamic notes.

Qual è il tuo vino preferito? / What’s your favorite wine?


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