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Don’t make these 8 Italian word mistakes

Non fare questi 8 errori di vocabolario italiano

Negli ultimi due decenni molte parole italiane sono state assorbite nelle abitudini di vita di tutto il mondo. Sebbene a volte il significato di queste parole, spesso relative al cibo, ad alcuni sia sconosciuto, sono tuttavia pronunciate con orgoglio. Vorrei che i laboriosi immigrati italiani della metà del XX secolo potessero vedere che l’italiano ora è di moda. Tuttavia, avrai sentito le discussioni che si stanno verificando in Italia negli ultimi anni sul fatto che la lingua italiana ha adottato molte parole straniere in particolare dall’inglese e dal francese. Al centro di queste discussioni c’è L’Accademia della Crusca, fondata nel 1583 a Firenze, i cui fondatori erano originariamente chiamati la brigata dei Crusconi e costituivano un circolo composto da poeti, letterati e giuristi. Questa società di studiosi di linguistica e filologia italiana è il più importante istituto di ricerca sulla lingua italiana, nonché la più antica accademia linguistica del mondo.

In the past couple of decades many Italian words have been absorbed in the lifestyle habits around the world. Although at times the meaning of these words, often pertaining to food, are unknown to some, they are yet uttered with pride. I wish the hard working Italian immigrants of the mid 20th century could see that Italian is now trendy. However, you may have heard the discussions taking place in Italy in recent years over the fact that the Italian language has been adopting many foreign words in particular from English and French. At the forefront of these discussions is L’Accademia della Crusca, founded in 1583 in Florence, whose founders were originally called la brigata dei Crusconi and constituted a circle composed of poets, men of letters, and lawyers. This society of scholars of Italian linguistics and philology is the most important research institution of the Italian language, as well as the oldest linguistic academy in the world.

Il suo obiettivo è di mantenere la purezza della lingua italiana. Infatti il nome Crusca è una metafora per il suo lavoro nel setacciare parole e strutture corrotte (come la crusca è separata dal grano). “Il più bel fior ne coglie”, un famoso verso del poeta italiano Francesco Petrarca è il motto dell’Accademia. Arrivati al 21° secolo c’è la preoccupazione che la lingua italiana svanisca o semplicemente diventi un minestrone. Quindi come ambasciatrice della lingua e della cultura italiana non uso mai parole straniere per sostituire una parola che già esiste in italiano. Quindi non mi sentirai mai dire “hai delle news” invece di “hai delle notizie oppure “nel weekend vado al mare” invece di “nel fine settimana vado al mare”.

Its goal is to maintain the purity of the Italian language. In fact Crusca, which means “bran” in Italian, is a metaphor for its work is to sift out corrupt words and structures (as bran is separated from wheat). “Il più bel fior ne coglie” (‘She gathers the fairest flower’), a famous line by the Italian poet Francesco Petrarca is the academy motto. Fast forward to the 21st century and there is concern that the Italian language will vanish or simply become un minestrone. So as an ambassador of the Italian language and culture I never use foreign words to replace a word that already exists in Italian. Therefore, you’ll never hear me say “hai delle news” instead of hai delle notizie oppure “nel weekend vado al mare” instead of “nel fine settimana vado al mare“.

Se hai viaggiato in Italia, avrai notato che gli italiani apprezzano quando gli stranieri si sforzano di parlare in italiano, e non gli dispiace affatto quando pronunci male una parola o fai fatica con alcune parole o frasi, in realtà gli italiani saranno più che felici di aiutarti a dirlo nel modo giusto. Tuttavia, potresti avere problemi a farti capire se usi o pronunci parole in modo errato. Facciamo un po’ di ordine partendo dalle seguenti otto parole che ho notato in Nord America hanno particolarmente bisogno di un po’ di amore!

If you have traveled to Italy, you may have noticed that Italians appreciate it when foreigners make an effort to speak Italian, and they don’t mind it at all when you mispronounce a word or struggle with some words or phrases, actually Italians will be more than happy to help you say it just right. However, you may have problems being understood if you’re using or pronouncing words incorrectly. Let’s make some order starting from following eight words which I noticed in North America are particularly in need of a bit of love!

1. Il biscotto / i biscotti

I biscotti riportano alla memoria i ricordi d’infanzia di quando mia mamma sfornava magicamente infiniti vassoi di biscotti in appena un paio d’ore. La casa si riempiva del dolce profumo di mandorle, vaniglia, cacao, scorza di limone. Mi sembrava di vivere ”in una casa di zucchero”. Preparava abbondanti quantità di biscotti e li conservava nel congelatore per gli ospiti fortunati. Il gigante congelatore era pieno di mostaccioli, amaretti, pesche e anche tante varietà di torte. Oggigiorno i biscotti hanno conquistato il mondo al plurale, giustamente. Ma se ne ordini solo 1, e non so come fai, è un sostantivo maschile singolare ”un biscotto”, mentre il plurale è “biscotti”. Mi sembra comunque tenero sentire qualcuno ordinare i “biscottis”.

Biscotti bring back childhood memories of when my mom would magically “sfornare” /bake endless trays of biscotti in just a couple of hours. The house would be filled with the sweet smell of almonds, vanilla, cacao, lemon zest. I felt like I was living “in una casa di zucchero”. She used to make copious amounts of biscotti and treasure them in the freezer for lucky guests. The giant freezer was packed with mostaccioli, amaretti, pesche, and a variety of cakes, too. Nowadays, biscotti, not biscottis, have taken over the world in their plural form, rightfully so. But if you order just 1, and I don’t know how you do it, it’s a singular masculine noun “un biscotto”, while the plural is “biscotti”. I still think it’s endearing when I hear someone order “a biscottis.”

2. Il gelato

Tutti amano il gelato e molti vogliono provarlo anche se non sanno cosa sia. Come la signora che ho visto una volta precipitarsi in un Caffè/bar a Little Italy in College Street a Toronto chiedendo al barista se poteva avere un “gelaro” apparendo perplessa non sapendo in cosa si stesse cacciando – sicuramente qualcosa di appetitoso secondo i racconti che l’avevano portata lì in primo luogo. Il barista sorrise indicando l’affare misterioso proprio di fronte a lei e disse “…è gelato!” Il gelato più amato al mondo. In italiano la “t” non si pronuncia come una “r”. Assicurati di pronunciare la “t” con la lingua premuta contro la parte posteriore dei denti anteriori in modo da poter essere serviti senza indugio questa prelibatezza italiana congelata!

Everybody loves gelato and many want to try it even if they don’t know what it is. Like the lady who once rushed into a Cafe’ in Little Italy on College Street in Toronto asking the barista if she could have a “gelaro” appearing puzzled and not knowing what she was getting herself into – surely something yummy according to the recounts that led her there in the first place. The barista grinned indicating right in front of her and said “..it’s ice-cream!” The most loved ice-cream in the world, il gelato. The t is not pronounced as an r in Italian. Be sure to voice the t with your tongue against the back of your front teeth so you can be served this frozen Italian delicacy without delay!

3. Il latte

Latte significa latte in italiano, quindi se ordini un “latte” in Italia, ti verrà servito un bicchiere di latte. Se chiedi un “grande” (stile Starbucks), riceverai un grande bicchiere di latte semplicemente! Ma se ci vuoi davvero del caffè dentro, dovrai chiedere un caffè latte, che significa caffè con latte. Inoltre, il mio consiglio, ogni volta che ordini qualsiasi tipo di cibo in Italia di cui non sei sicuro/a, scegli quello “piccolo” per evitare grandi sorprese!

Latte means milk, so if you order a “latte” in Italy, you’ll be served a glass of milk, un bicchiere di latte. If you ask for a “grande” (Starbucks style), you’ll get a big glass of plain milk! But if you actually want some coffee in it, you really want to ask for un caffè latte, which means milk coffee. My advice is that whenever you’re ordering any kind of food in Italy that you’re unsure of, just go for piccolo “small” to avoid big surprises!

4. Il peperone

Questo è stato in realtà l’ostacolo più grande per me all’estero perché non mangio carne. In italiano il peperone è l’ortaggio. Quindi in Italia se chiedi il peperone è esattamente quello che otterrai, sicuramente non le fette di salame. Mentre invece il pepperoni, con la doppia p, è una varietà americana di salame. In italiano si chiama semplicemente salame e basta chiedere quello.
Allora, pizza con salame o pizza con peperoni?

This was actually the biggest hurdle for me abroad as I don’t eat meat. In Italian il peperone is the vegetable, the bell pepper. So in Italy if you ask for peperone then that’s exactly what you’ll get, definitely not salami slices. While on the other hand pepperoni, with a double p, is an American variety of salami. In Italian it’s simply called salame and just ask for that.
So, pizza con salame or pizza con peperoni?

5. La bruschetta

Che buona la bruschetta! Il problema è che se la pronunci nello stile inglese “brushera” i camerieri italiani in Italia saranno nel pallone! Ovviamente le tre lettere sch sono spesso pronunciate male. Ma se le pronunci bene potrai ordinare la bruschetta anche in Italia. Tecnicamente pronuncia la -s (togli il suono “sh” inglese) e pronuncia “ch” che in italiano è come la “c” di cat o la “k” di kite, e otterrete “brusketta”. E infine la doppia “t”… rendila forte, con la lingua contro i denti anteriori, e dimostra con forza che ci tieni davvero!

Che buona la bruschetta! The problem is that if you pronounce it English style “brushera” Italian waiters in Italy will be clueless! Of course thethree letters sch are often mispronounced. But if you pronounce it right you’ll be able to order la bruschetta in Italy, too. Technically you pronounce the -s (remove the “sh” sound) and pronounce “ch” which in Italian is like the “c” in cat or the “k” in kite, and you’ll get “brusketta”. And finally the double “t”… make it strong, tongue against your front teeth, and show that you really mean it!

6. Pronto vs presto

La parola “pronto” ha un altro cugino italiano che molti ignorano, ed è presto. Oggigiorno ”pronto” è usato per significare essere preparato, disposto, mentre presto significa fra breve o rapidamente! “Sono pronto/a.” Anche quando rispondi al telefono “Pronto, chi parla?” Presto è un altro paio di maniche, per esempio “Arrivo presto.”
Quindi, Sei pronto/a per andare in Italia presto?

The word “pronto” has another Italian cousin that many ignore, and that’s presto. Nowadays ”pronto” is used to mean ready and presto means soon! “Sono pronto/a” – I’m ready! Also when you answer the phone “Pronto, chi parla?” Presto has another pair of sleeves, for example “Arrivo presto.” – I’ll be there soon!
So, Sei pronto/a per andare in Italia presto?

7. Il problema

Penso che le pubblicità americane abbiano propagato l’errore ”No problemo!”. Si dice “nessun problema”. Le regole grammaticali impongono che i nomi maschili debbano terminare in -o e i nomi femminili in -a. Tuttavia, sono sicura che ormai saprai che in italiano ci sono eccezioni alla maggior parte delle regole ed eccone una. Sebbene la maggior parte dei nomi che terminano in -a siano femminili, ci sono alcuni nomi di origine greca che terminano con il suffisso -ma, che sono ancora maschili nonostante l’ingannevole desinenza -a ed è richiesto l’articolo maschile “il”. Quindi se lo desideri dai pure la colpa di questa eccezione al greco!

I think American commercials have propagated the ”No problemo!” mistake. The proper translation of “nessun problema” is “il problema”. Grammar rules dictate that masculine nouns must end in -o and feminine nouns must end in -a. However, I’m sure you know by now that in Italian there are exceptions to most rules and this is one of them. Although most nouns ending in -a are feminine, there are some nouns of Greek origin ending with the suffixe -ma, which are still masculine despite the deceiving -a ending and the masculine article “il” is required. So go ahead and blame this one on the Greek if wish!

8. Il cannolo / i cannoli

Ahimè, il cannolo proprio come il biscotto rientra nella categoria degli errori col doppio plurale. Il plurale in italiano differisce dalle altre lingue, in quanto non usa la -s, e invece si modifica la vocale che termina la parola: la -o maschile diventa -i e la -a femminile diventa -e. È comprensibile questo errore dato che i cannoli sono così buoni che vorresti moltiplicarli all’infinito chiamandoli cannolis al plurale, ma la grammatica ha i suoi limiti, per fortuna!

Alas, cannolo just like biscotto falls into the double plural mistake category. Pluralizing in italian differs from other languages, as it doesn’t use an -s, instead you modify the vowel at the end: masculine -o becomes -i and femminine -a becomes -e. This mistake is understandable since cannoli are so good you’d like to multiply them infinitely calling them cannolis in the plural form, but grammar has it’s limits, luckily!

Potrebbero esserci altre parole da aggiungere a questa lista, fammi sapere nei commenti se ne hai sentite altre che vengono spesso sbagliate!

There may be more words to add to this list, let me know in the comments if you’ve heard of any other words that are often mistaken!

A presto!

Mirella


10 Italian old songs to practice Italian

“Canta che ti passa” is an Italian saying that encourages you to “Sing to take your mind off it”.

Ecco 10 canzoni per praticare l’italiano

(English follows)

Spero che tu abbia iniziato il 2021 in buona salute.

Sto trascorrendo del tempo al mare, il mio posto preferito per ritrovare pace e armonia. Ogni giorno incontro degli aironi, immobili come delle statue di Donatello, che mi rammentano l’importanza allo stesso tempo della lentezza e della destrezza, cioè saper aspettare per poi cogliere al volo le opportunità che ci si presentano.

Mentre aspetto, mi preparo e cerco di vivere al meglio il presente facendo le attività che mi portano gioia: canto, ballo, scrivo e disegno. Quali sono le cose che ti rendono felice?

Cantiamo e balliamo insieme? Ho compilato una breve lista di alcune delle tante vecchie canzoni italiane che mi fanno venire voglia di sorridere e cantare (e ballare!). A proposito, sai che cantare è un ottimo modo per perfezionare la lingua?

I hope you have started 2021 in good health.
I’m spending time by the sea, my favorite place to find peace and harmony.
Every day I meet herons, motionless like a Donatello statue, who remind me of the importance of slowness and dexterity at the same time, that is, knowing how to wait and then seize the opportunities that present themselves.

While I wait, I prepare myself and try to better live the present by doing the activities that bring me joy: singing, dancing, writing and drawing. What are the things that make you happy?

Shall we sing and dance together? I’ve compiled a short list of some of the many old Italian songs that make me want to smile and sing (and dance!). By the way, did you know that singing is a great way to perfect languages?

Image may contain: text that says 'ROMA già TALMONE Caffe Pasticceria TORINO zucchero bustina non vendibile singolarmente'
Un mio disegno di una bustina di zucchero ritrovata in valigia . / A drawing of mine of a sachet of sugar found in my suitcase.

Ecco un po’ di musica per sollevarci il morale! Alla fine troverai un documentario sulla storia della Taranta, una danza folcloristica dell’Italia meridionale.

Here’s some music to cheer us up! You’ll find a documentary at the end about the history of la Taranta, a southern folk lore Italian dance.

Mina – Tintarella di luna

Franco Battiato – Cuccurucucù

Edoardo Bennato – Il gatto e la volpe

Antonella Ruggero – Vacanze Romane

Paolo Conte – Via con me

Nada – Amore disperato

https://youtu.be/vk69MwiRhLE

Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu

Rita Pavone – Viva la pappa col pomodoro

Alghero – Giuni Russo

Renato Carosone – Tu vuò fà l’americano

Taranta – Canzoniere Grecanico Salentino (ft L. Einaudi)


DOCUMENTARIO –
La taranta, di Gianfranco Mingozzi


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Pedalando i luoghi del ciclismo

In quest’articolo mio fratello ci parla della sua passione per il ciclismo e della scoperta dei magici luoghi italiani del ciclismo. Il titolo “Pedalando i luoghi del ciclismo” non è di facile traduzione in inglese. Mentre sarebbe facile in francese “En pédalant les lieux du cyclisme”.
Azzardiamo con
“Mountains, cycling, and fresh air in Italy?” 😃

In this article my brother talks about his passion for biking and the discovery of the magical Italian places of cycling. The title “Pedalando i luoghi del ciclismo” is not easy to translate into English. While it would be easy in French “En pédaler les lieux du cyclisme”.
Shall we dare with “Mountains, cycling, and fresh air in Italy?”
😃

Monumento al ciclista sul Ghisallo © Leo Colalillo

Quest’anno l’estate proprio non vuole arrivare e forse neanche la primavera, dicono che sia stato il maggio più freddo dal 1957, nello stesso periodo in cui si è svolto uno degli eventi ciclistici più importanti del mondo, il Giro d’Italia.

This year summer just doesn’t want to come and perhaps not even spring, they say it was the coldest May since 1957, and during that same period, one of the most important cycling events in the world took place, il Giro d’Italia.

Come è noto, il Giro d’Italia attraversa i posti più belli d’Italia soprattutto montani, e quest’anno la tappa che prevedeva il passo Gavia non si è svolta. Parliamo di una salita di circa 26km che da Bormio (1.220m s.l.m.) sale fino a 2.621 s.l.m ed è tuttora coperta di neve.

As many know, il Giro d’Italia crosses the most beautiful places in Italy, especially those in the mountains, and this year the stage that included il passo Gavia did not take place. We’re talking about a slope of about 26km which from Bormio (1.220m above sea level) rises up to 2.621m and is still covered with snow.

© Carlo Gironi – Stelvio 9 Giugno 2019

Io ancora non mi sono misurato con il passo Gavia nè con lo Stelvio (foto sopra), ma probabilmente lo farò durante questa estate, perché prima o poi la neve si scioglierà dato che un paio di settimane fa è arrivato il primo giorno caldo di questo lungo inverno. In quei giorni mi sono detto che dovevo affrontare una di quelle salite leggendarie, per chi ama fare sport ed andare in bici. Quel giorno inoltre decido di incontrarmi con altri amici per fare una sgambata di gruppo.

I haven’t yet measured myself with il passo Gavia nor with lo Stelvio (pictured above), but I will probably do it this summer, because sooner or later the snow will melt having the first hot day of this long winter arrived a couple of weeks ago. I told myself then that I had to tackle one of those climbs which are legendary for those who love sports and cycling. That day I also decided to meet with other friends to do a group ride.

Chilometro dopo chilometro capisco presto che abbiamo obiettivi diversi e la mia indole solitaria ottiene la meglio, ma in quei chilometri penso anche che quest’anno mi sono allenato poco e con la bici è meglio non esagerare. Avevo all’orizzonte il mio secondo Triathlon della stagione, quindi un allenamento in buona compagnia sarebbe stata una scelta saggia.

Kilometer after kilometer I soon understand that we have different objectives and my solitary nature prevails , but in those kilometers I also think that this year I have trained little, and it’s better not to overdo it with my bike. I had my second Triathlon of the season on the horizon, so a workout in good company would be a wise choice.

Ci dirigiamo come succede spesso in una zona dove molti ciclisti lombardi si allenano, il così detto Triangolo di Lariano, che è la penisola fra i due rami del lago di Como. Questa zona presenta strade un po’ per tutti i gusti e salite di difficoltà diverse, come il Ghisallo, tappa obbligata per i ciclisti e storica salita che ha reso celebre il Giro d’Italia. Qui si trova anche il Santuario della Madonna del Ghisallo, una piccola chiesa dove ai lati della cappella sono esposte le bici di leggende del ciclismo come Coppi, Bartali, Gimondi, ed altri.

We head as often happens in an area where many Lombard cyclists train, the so-called Triangolo di Lariano, which is the peninsula between the two branches of Lake Como. This area has roads for all tastes and slopes of different degrees, such as Ghisallo, a must for cyclists and a historic slope that made il Giro d’Italia famous. Here you will also find the Sanctuary of the Madonna del Ghisallo, a small church on the sides of the chapel where the bikes of cycling legends are exhibited such as Coppi, Bartali, Gimondi, and others.

Santuario della Madonna del Ghisallo © Leo Colalillo
Santuario della Madonna del Ghisallo © Leo Colalillo

Dunque siamo in una bellissima zona, fra verde e laghi e ci fermiamo tutti insieme dopo 40km per bere e ricaricare le borracce. Alla ripartenza dopo solo qualche km vedo un’insegna: c’è scritto Sormano. Non ero sicuro che saremmo passati di lì, mi guardo alle spalle poi guardo avanti e decido in pochi secondi di abbandonare il gruppo per proseguire in solitaria.

So we are in a beautiful area, between green landscapes and lakes and we all stop together after 40km to drink and recharge our water bottles. When we restart, after only a few km I see a sign: it says Sormano. I wasn’t sure we would have gone by there, I look over my shoulder and I look ahead and decide in a few seconds to leave the group to go on alone.

È da troppo tempo che voglio fare questo percorso famoso per la sua durezza e che conduce ad un mostro sacro, il Muro di Sormano, una delle salite più dure del mondo. Curva dopo curva salgo, la salita introduttiva, che porta al muro, mi sembra abbordabile, non è troppo difficile, basta tenere il passo giusto senza esagerare, ma ad un tratto vedo l’insegna che mi indica che da quella parte inizia il Muro di Sormano. Faccio una piccola pausa di riflessione per apprezzare anche l’insegna storica che indica il percorso, quindi inforco la bici e riparto. Dopo una brevissima discesa di qualche decina di metri, la salita del Muro mi viene incontro e si presenta già durissima. Per quanto i giorni prima ci avessi pensato non avevo pianificato di farla proprio in quel momento, quindi la mia preparazione non era adeguata, ma pedalata dopo pedalata vedo che riesco ad avanzare.

For too long I have wanted to undertake this route renowned for its difficulty and which leads to a sacred monster, il Muro di Sormano (the Wall of Sormano), one of the toughest slopes in the world. Curve after curve I climb the introductory slope, which leads to the wall and seems doable to me. It’s not too difficult, as long as I keep up the pace without exaggerating, but suddenly I see the sign that indicates that il Muro di Sormano starts over there. I take a little break to reflect and to appreciate the historical sign indicating the route, then I get on the bike and keep going. After a very short descent of a few metres, the slope of the wall comes towards me and it’s already very hard. Although I had thought about it days before , I hadn’t planned to do it right then, so my preparation wasn’t adequate, but after pedaling I see that I’m able move forward.

Vista dal Ghisallo verso il Lago di Como © Leo Colalillo

Il Muro di Sormano divenne famoso nel 1960 quando venne inserito nel Giro di Lombardia, infatti durante la salita sull’asfalto sono impresse frasi ed informazioni legate alla salita stessa. Negli ultimi anni tale salita fa parte anche del durissimo Giro del Demonio, evento annuale che si svolge sempre nel Triangolo di Lariano, che prevede le più dure salite della zona.

Il Muro di Sormano became famous in 1960 when it was included in il Giro di Lombardia, in fact during the climb you’ll see written on the asphalt sentences and information related to the climb itself. In the last few years this slope is also part of the very hard Giro del Demonio, an annual event that always takes place in the Triangolo di Lariano, which includes the toughest climbs in the area.

Mi fermo alcuni secondi per riprendere le energie e capire se quello sarà il giorno giusto per arrivare in cima. Con una certa caparbietà mi rimetto in sella e continuo. Date le pendenze, è molto difficile riprendere il ritmo senza rischiare di cadere. Gambe e fiato ci sono, ma la salita sembra lunghissima, non avendo pianificato nulla, non ricordavo esattamente quale fosse la lunghezza del Muro. Mi fermo ancora una volta e decido che è l’ultima pausa, intanto vedo i numeri segnati sull’asfalto e che indicano l’avvicinarsi della vetta, ma i picchi di oltre 20% di pendenza si facevano sentire e la bici scricchiola.

I stop a few seconds to regain my energy and understand if that will be the right day to reach the summit. With a certain stubbornness I get back in the saddle and continue. Given the gradients, it’s very difficult to pick up the pace without risking to fall. My legs and breath are keeping up, but the climb seems very long not having planned anything and not remembering exactly what the length of the Wall was. I stop once more and decide that it’s the last pause, meanwhile I see the numbers on the asphalt that indicate I’m approaching the summit, but I can feel the peaks of more than 20% gradient and the bike is creaking.

Leo davanti al Monumento al ciclista sul Ghisallo © Leo Colalillo

Dopo l’ultimo tornante vedo un cancello di legno e capisco che l’odissea di quasi 2km è finita. Sì, solo 2km che per i più allenati si percorrono in 15′-20′. Arrivo al cancello, scendo bevo, mangio e mi godo il panorama pensando alla salita appena affrontata, alle sensazioni e ai pensieri, capendo che questa non sarà l’ultima volta.

È solo un arrivederci!

After the last hairpin bend I see a wooden gate and I understand that the odyssey of almost 2km is over. Yes, it’s only 2km which for the more trained cyclists can be completed in 15′-20′. I reach the gate, I get off the bike, I drink, I eat, and I enjoy the landscape thinking of the climb I just confronted the sensations and thoughts, realizing that this will not be the last time.

It’s just a goodbye!

2 Giugno 2019 (Muro di Sormano) © Leo Colalillo

Leo Colalillo è un designer grafico laureato con la Lode all’Istituto Europeo del Design di Roma. Lavora tra Roma e Milano. I suoi lavori si trovano su MyFonts e sono pubblicati su Typodarium (2016, 2017, 2019).
Web: http://leocolalillo.com/


Leo Colalillo is a graphic designer graduating with honors at the European Institute of Design in Rome. He works between Rome and Milan. His works can be found on MyFonts and are published on Typodarium (2016, 2017, 2019).
Web: http://leocolalillo.com/


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10 idee per studiare italiano in estate o in vacanza

10 ideas for studying Italian in the summer or on vacation

Ci sono così tante alternative per praticare l’italiano in modo divertente. Cucinare, leggere, ascoltare musica. Puoi trovare ispirazione da ciò che ti piace. Ti presento 10 idee!

There are so many alternatives to practice Italian in a fun way. Cooking, reading, listening to music. You can just find inspiration from what you enjoy. These are 10 ideas!

1. Imparare vocabolario nuovo

Secondo me imparare il vocabolario è più importante che sapere la grammatica. Le parole sono immediate nella comunicazione.

I think learning vocabulary is more important than learning grammar. Words are immediate in communication.

2. Ascoltare podcast italiani

I migliori podcast italiani, lingua e dintorni
I migliori podcast italiani, lingua e dintorni

Si possono ascolare i podcast ovunque anche mentre si viaggia. Ormai esistono centinaia di podcast su qualsiasi argomento. La cosa bella è che l’esercizio di ascolto aiuta a migliorare la pronuncia e ad aumentare il vocabolario oltre a rendersi più informati.

You can listen to podcasts anywhere even while traveling. There are now hundreds of podcasts on any topic. The great thing is that listening exercises help improve pronunciation and increase vocabulary as well as make you more informed.

3. Leggere libri

Leggere: un’attività che aiuta non solo a godersi un po’ di meritato riposo, ma anche a migliorare la lingua e ad approfondire le conoscenze culturali dell’Italia.

Reading: an activity that helps not only to enjoy some well-deserved rest, but also to improve the language and deepen the cultural knowledge of Italy.

4. Cucinare ricette italiane

Pizza di patate

E ancora cibo!! Amo la pizza di patate. Conosci la canzone napoletana ‘A pizza’ di Giorgio Gaber? “Ma tu vuliv’a’pizza a’pizza a’pizza”… Pausa musicale: https://www.youtube.com/watch?v=eoIl5-2fYTo

And more food !! I love potato pizza. Do you know the Neapolitan song ‘A pizza’ by Giorgio Gaber:? “Ma tu vuliv’a’pizza a’pizza a’pizza … Music pause.

5. Studiare la storia italiana

Quando viaggiamo in Italia troviamo molte scritte romane, che a volte non capiamo. Neanch’io che ho studiato il latino a scuola! Sai che una tipologia di lettera in particolare è molto usata nel cinema.

When we travel in Italy we find many Roman writings, which we sometimes don’t understand. I don’t either even though I studied Latin at school! Did you know that a particular type of letter is widely used in cinema.

6. Fare esercizi divertenti di pronuncia

Uno degli esercizi più divertenti è fare pratica di pronuncia con degli scioglilingua quasi impossibili da dire velocemente!

One of the funnest exercises is practicing pronunciation with tongue twisters, almost impossible to say quickly!

7. Imparare aforismi italiani

Siamo beati dai tanti colori in estate. Il paesaggio ci offre tante opportunità e ispirazioni per esercitarci.

We are blessed with many colors in the summer. The landscape offers us so many opportunities and inspirations to practice.

8. Ascoltare musica

canzoni italiane allegre, happy Italian songs

Un altro esercizio di ascolto ma che ti fa anche cantare e ballare. In fondo la lingua è musica!

Another listening exercise but one that also makes you sing and dance. After all, language is music!

9. Esplorare la cultura e la geografia

L’estate e le vacanze sono i periodi migliori per abbandonarci alle nostre esplorazioni della cultura.

Summer and holidays are the best times to indulge in our explorations of culture.

10. Imparare una cosa nuova di grammatica

E perché no…imparare o perfezionare le nozioni di grammatica. In questo modo si fa una bella figura in viaggio per l’Italia!

And why not … learn or perfect your notions of grammar. This way you’ll make a great impression on your trip to Italy!


E poi ….leggere barzellette italiane e miglirare la grammaticA…

Laughing and learning italian ebook

And then …. read Italian jokes and improve your grammar…

Pronunciation Tip #1: “Practice Italian with a flawless speaker!”

Imagine learning lots of grammar and vocabulary only to discover that listeners find it hard to understand what you say…è terribile per la comunicazione!
Also, if you can’t pronounce a word correctly, then you may not be able to hear it when spoken by another person either… ancora più terribile per la comunicazione!

This is a very common problem so don’t fret (non ti allarmare). I put together 7 solutions to improve your pronunciation based on my experience teaching Italian and learning languages.

In this post I’ll share my 1st tip: “Practice Italian with a flawless speaker!”

“Learning proper Italian from the start saves you time and frustration later correcting what you’ve learned incorrectly.”

It can sometimes be very difficult to correct what you’ve learned incorrectly as it turned out for my friend who had a teacher in elementary school that was very passionate about English, but was hardly proficient enough to teach simple words, such as “apple”, which sounded more like “apele” (similar to the word “ape”, “scimmia” in Italian), although she knew all the grammar. Till this day, over 20 years later, my friend still struggles to pronounce “apple” properly.

His English teacher, also a relative of mine in my little town, wanted to share her passion and land a job, but teaching is a serious matter. When I started teaching English in Italy, although I had reached the advanced level C2, according to the “Common European Framework of Reference for Languages: Learning, Teaching, Assessment”, I felt it would be fair to teach only levels A and B since I wasn’t speaking English on a daily basis and wouldn’t be able to teach successfully at a higher level.

Improvised language teachers are not a good deal!

So how do you know if a teacher speaks proper Italian?

Talk and listen to them a bit before jumping into it and, depending on whether the teacher is a native speaker or a non-native speaker, the pronunciation issues, if there are any, will differ.

I would ask both if they have any particular accents or regional intonation, hoping they’re aware and honest!

However, to be certain, I would go ahead and look out for more specific issues….

In the case of the native speaker pay attention to:

  • how they pronounce the grave or acute vowels such as in the words “verde” (the “e” is acute “vérde”), “cosa” (the “o” is grave “còsa”);
    “verde” correct:
  • “cosa” correct:

    • whether they tend to pronounce single consonants as double consonants instead; an example is “amore” sometimes mistakenly pronounced with a double “m” (the“o” is acute);
      “amore” correct:
    • whether they shorten the infinitives stressing the last vowel, like “mangià” instead of “mangiare”, “parlà”, instead of “parlare”, and so on;

    While you’re at it, you can also check some grammar, which will give you a better idea of their speaking accuracy:

    • how they say: “I hope you are well.” (correct: “spero che tu stia bene”),
    • how they say: “Can you speak Italian?” (correct: “sai parlare l’italiano?” – not ‘puoi’ parlare l’italiano?”);

    In the case of the non-native speaker, issues usually concern:

    • pronouncing the vowels,
    • stressing the words correctly,
    • pronouncing the “r”, the “t”, the “sch”, double consonants,
    • pronouncing the vowels at the end of the words and pronouncing them correctly (they are not all acute, only the ones with accents on them).

    A way to verify that they are flawless speakers is to find a short audio snippet and ask them to repeat it. You can find excellent and reliable audio from Italian language manuals.

    “Speaking properly is a form of respect for a language.”

    Let me know in the comments below what your experience has been learning Italian.

    Stay tuned for my next tip about my favourite language sharpener!

    If you liked this post please share & like!

    Grazie,
    Mirella


    New Year’s Resolution: more Italian!

    Do you want to learn or improve your Italian in the New Year? Certo! That’s a bellissimo New Year’s resolution!

    Do you want to learn or improve your Italian in the New Year? Certo! That’s a bellissimo New Year’s resolution! (buon proposito per l’anno nuovo)Include into your life more of everything in Italian: language, cinema, music, books, and food of course! Perhaps even a trip to Italy. I don’t think it could get any better!

    The easiest way for me to stick to my goals (i miei obiettivi) is to keep them simple and fun. And this way, by the end of the year I sometimes exceed my initial expectations (supero le mie aspettative iniziali).

    Here are some tips (alcuni consigli) to incorporate more Italian into your year:

    1) Language – Every single day do some Italian. Learning a language requires daily practice. Only 15 minutes can make a big difference. But make sure you alternate different activities that you enjoy.

    2) Music – I can’t live without music. It’s usually in the background (sullo sfondo) almost all day long. I find it the best way to learn a language. Language is music! Any music will do. Pump up the volume (alza il volume) and sing along!

    3) Cinema – I love old Italian movies and I watch one almost every month. Italian movies allow you to immerse yourself in the Italian culture. If you’re a beginner, subtitles are fine, if you’re not, challenge yourself! Great Italian directors of the past are Visconti, Germi, Olmi, Fellini, Pasolini, and some recent ones are Golino, Moretti, Benigni, Comencini, Tornatore.

    4) BooksReading is very effective to increase your vocabulary and to practice the grammar with almost no sweat (senza sudore). If you don’t feel ready for a novel just yet, try reading a short story (un racconto) every month. The classics are usually not written in standardized modern Italian and they could be harder to understand. Some of my favourite modern authors are Elsa Morante, Italo Calvino, Alda Merini, Dacia Maraini.

    5) Food Every Sunday, (or even everyday!), why not prepare an Italian recipe in Italian? Or perhaps you can go out to an Italian restaurant. Practice reading the menu in Italian and speaking to the Italian waiter. If he doesn’t speak Italian, there might be some chatty Italians nearby!

    Let’s combine duty and pleasure (uniamo l’utile al dilettevole)

    What are your Italian resolutions for the New Year? Let me know in the comments!

    Buon Anno!

    Mirella

    p.s. Animals are always very wise (molto saggi) not only when it comes to languages!

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