(English follows)
La domanda che ti sarai chiesto è: “Quale forma pronominale italiana devo usare per rivolgermi ad una persona….confidenziale/informale o di cortesia /formale?”
Allora vediamo come si usano i diversi pronomi allocutivi: tu, voi, Lei, Ella, Loro.
Pronomi allocutivi
Un pronome allocutivo è una forma pronomiale che viene utilizzata per rivolgersi a una persona in modo diretto, come ad esempio “tu”, “lei”, “voi”, “vostra eccellenza”, “signor(e)”, “amico(a)”, “cara/o”, ecc. Un pronome allocutivo viene utilizzato per indicare la persona con cui si sta parlando in modo più diretto e personale, generalmente con l’intento di stabilire un rapporto di familiarità o rispetto.
L’italiano contemporaneo prevede due forme di uso dei pronomi allocutivi nei rapporti interpersonali:
– confidenziali il tu reciproco, riservato in genere ai rapporti informali (amicizie, famiglia, lavoro, con colleghi che si frequentano abitualmente);
– di cortesia (o di rispetto o reverenziali) il “Lei” reciproco, nei rapporti formali (ambito di lavoro e istituzionale fra persone che non si conoscono, rapporti gerarchici). L’uso del “voi” come alternativa al “Lei” nelle situazioni formali è quasi del tutto scomparso e sopravvive in alcuni italiani regionali meridionali.
Nella storia della lingua italiana, il pronome formale ha subito diverse trasformazioni. Fino al Trecento si usavano solo il “tu” e il “voi” come forme di rispetto, sia al singolare che al plurale. In seguito, è stato sostituito dal pronome “Vostra Signoria” in modo formale al singolare e “Vostra Maestà” al plurale per rivolgersi ai nobili e alla famiglia reale. Dal Quattrocento al Seicento si è diffuso gradualmente l’uso del “Lei” probabilmente per l’influsso dello spagnolo usted. Fino ai primi del Novecento “Lei “/ “ella” e “voi” erano usati indistintamente. Nel 1938 il regime fascista ha proibito ufficialmente l’uso del “Lei” a favore del “voi”. È forse proprio questa imposizione ha sancito l’abbandono del voi nel secondo dopoguerra. “Lei” ha di conseguenza acquisito un ruolo più centrale nel linguaggio formale come pronome di cortesia per indicare una persona singola.
Negli ultimi decenni il “tu” ha gradualmente ampliato la sua sfera d’uso, estendendosi a situazioni in cui prima non era previsto. Di fronte a una diversa sensibilità dei parlanti, è consigliabile non abusare del tu in situazioni formali e mantenere il lei, specie con persone che non si conoscono.
Esempi con “Lei”:
1. Mi scusi, Signora, potrebbe ripetere quello che ha detto?
2. La ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità.
3. Signore, qui troverà tutte le informazioni di cui ha bisogno.
4. Lei è il nostro cliente più fedele.
Attenzione:
Quando si usa il pronome allocutivo “Lei”, il participio passato del predicato si accorda con il genere della persona alla quale si riferisce
Caro Professore, a lezione ieri (Lei) è stato davvero brillante.
Se però l’allocutivo è in forma di pronome atono, il participio può accordarsi al femminile anche se ci si riferisce a un maschio
Caro Professore, l’ho (la ho) sentita parlare alla conferenza di ieri.
“Loro” può essere usato come pronome di cortesia quando ci si rivolge a persone che non si conoscono molto bene o in situazioni formali. Tuttavia, in Italiano, è più comune utilizzare il pronome “Lei” come forma di cortesia singolare, mentre “Loro” è utilizzato come forma di cortesia plurale.
Esempi con “Loro”:
- Loro sono invitati a prendere posto al tavolo.
- Loro gradirebbero una bevanda?
- Potrebbero gentilmente fornirci maggiori dettagli sull’argomento?
- Loro hanno fatto un ottimo lavoro.
“Ella” è limitato agli usi burocratici o altamente formali (in questo secondo caso, in riferimento ad alte cariche religiose o civili) e di solito si accompagna all’uso delle maiuscole di reverenza. Anche loro è marcato ormai come molto formale, e viene usato sempre più di rado: per rivolgersi collettivamente a persone alle quali singolarmente si darebbe del lei, oggi si ricorre quasi sempre al “voi“.
Pronomi neutri
Attualmente, in italiano, l’uso dei pronomi di terza persona (lui/lei) è ampiamente diffuso e non prevede l’uso di pronomi neutri per riferirsi a persone non binarie. Tuttavia, sempre più persone usano pronomi alternativi come “loro” o “elle” o “ellx” per riferirsi a sé stessi o ad altre persone non binarie ed includere tutte le identità di genere. Anche se l’uso di questi pronomi non è ancora ampiamente diffuso, è importante rispettare la preferenza di ogni individuo sulla forma di pronome che preferisce usare per sé.
Inoltre, alcuni linguisti e studiosi del linguaggio stanno lavorando per recuperare il genere neutro nella lingua italiana, proponendo nuove forme linguistiche o recuperando forme già esistenti ma poco utilizzate. Tuttavia, questi tentativi non hanno ancora ottenuto un ampio consenso e l’uso del genere neutro nell’italiano attuale è ancora in fase sperimentale.
Ricapitoliamo:
Tu, Maria, sei tanto gentile.
Voi siete bravissime, ragazze!
Signor Neri, Lei ha una padronanza eccellente della lingua italiana.
Ella Ella ha la nostra stima, signor Presidente
Loro sono pregati di entrare.
English version
The question you may have asked yourself is: “Which Italian pronominal form should I use to address a person….formal or informal?”
So let’s see how the different allocutive pronouns are used: tu, voi, Lei, Ella, Loro.
Allocutionary pronouns
An allocution pronoun is a pronomial form that is used to address a person directly, such as “tu”/you, “Lei”/you, “voi”/you, “Vostra Eccellenza”/your Excellency, “signor(e)”/Sir, “amico(a)”/friend, “cara/o”/dear, etc. An allocution pronoun is used to indicate the person with whom you are speaking in a more direct and personal way, generally with the intention of establishing a relationship of familiarity or respect.
Contemporary Italian foresees two forms of allocutive pronouns in interpersonal relationships:
– confidential reciprocal “tu”/you, generally reserved for informal relationships (friendships, family, work, with colleagues who meet regularly);
– courtesy (or respect or reverential) the mutual “Lei”, in formal relationships (work and institutional environment between people who don’t know each other, hierarchical relationships). The use of “voi” as an alternative to “Lei” in formal situations is almost entirely disappeared and survives in some southern Italian regions.
In the history of the Italian language, the formal pronoun has undergone several transformations. Until the fourteenth century, only “tu”/you and “voi”/you were used as forms of respect, both in the singular and in the plural. Later, it was replaced by the pronoun “Vostra Signoria”/ “Your lordship” formally in the singular and “Vostra Maestà”/”Your Majesty” in the plural to address nobles and the royal family. From the fifteenth to the seventeenth century the use of “Lei” gradually spread, probably due to the influence of the Spanish “usted”. Until the early twentieth century “Lei “/ “ella” /you, and “voi”/you were used interchangeably. In 1938 the fascist regime officially forbade the use of “Lei” in favor of “Voi”. Perhaps it was precisely this imposition that sanctioned the abandonment of “voi” after the Second World War.”Lei” has consequently acquired a more central role in formal language as a courtesy pronoun for a single person.
In recent decades, “tu” has gradually expanded its sphere of use, extending itself to situations in which it was not previously foreseen. Faced with a different sensibility of the speakers, it is advisable not to abuse “tu” in formal situations and to keep the “Lei”, especially with people who don’t know each other.
Examples with “Lei”:
1. Mi scusi, Signora, potrebbe ripetere quello che ha detto?
– Excuse me, Madam, could you repeat what you said?
2. La ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità.
– Thank you for your kindness and availability.
3. Signore, qui troverà tutte le informazioni di cui ha bisogno.
– Sir, here you will find all the information you need.
4. Lei è il nostro cliente più fedele.
– You are our most loyal customer.
Attention:
When the allocutive pronoun “Lei” is used, the past participle of the predicate agrees with the gender of the person to whom it refers:
Caro Professore, a lezione ieri (Lei) è stato davvero brillante.
–Dear Professor, in class yesterday (you) were really brilliant.
However, if the allocutive is in the form of an unstressed pronoun, the participle can agree in the feminine even if it refers to a male:
Caro Professore, l’ho (la ho) sentita parlare alla conferenza di ieri.
– Dear Professor, I heard you speak at yesterday’s conference.
“Loro” can be used as a polite pronoun when addressing people who don’t know each other very well or in formal situations. However, in Italian, it is more common to use the pronoun “Lei” as a singular courtesy form, while “Loro” is used as a plural courtesy form.
Examples with “Loro”:
- Loro sono invitati a prendere posto al tavolo.
– You are invited to take a seat at the table. - Loro gradirebbero una bevanda?
– Would you like a drink? - Potrebbero gentilmente fornirci maggiori dettagli sull’argomento?
– Could you kindly give us more details on the matter? - Loro hanno fatto un ottimo lavoro.
– You’ve done a great job.
“Ella” is limited to bureaucratic or highly formal uses (in the latter case, in reference to high religious or civil offices) and is usually accompanied by the use of capital letters of reverence. Even “Loro” is now marked as very formal, and is used more and more rarely: to collectively address people to whom one would address individually with “you”, today we almost always resort to “voi”.
Neutral pronouns
Currently, in Italian, the use of third person pronouns (he/she) is widespread and does not include the use of neuter pronouns to refer to non-binary people. However, more and more people are using alternative pronouns such as “loro/they” or “elle” or “ellx” to refer to themselves or other non-binary people and include all gender identities. While the use of these pronouns is not yet widely used, it is important to respect each individual’s preference on the form of pronoun she prefers to use for herself.
Furthermore, some linguists and language scholars are working to recover the neuter gender in the Italian language, proposing new linguistic forms or recovering existing but little-used forms. However, these attempts have not yet achieved widespread acceptance and the use of the neuter gender in present-day Italian is still in an experimental stage.
Let’s recap:
Tu, Maria, sei tanto gentile.
– You, Maria, are so kind.
Voi siete bravissime, ragazze!
– You are great, girls!
Signor Neri, Lei ha una padronanza eccellente della lingua italiana.
– Mr. Neri, you have an excellent command of the Italian language.
Ella ha la nostra stima, signor Presidente.
– You have our respect, Mr. President
Loro sono pregati di entrare.
– You are requested to enter.
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